Rassegna, 22 agosto 2012
Uccisa ad Aleppo una reporter giapponese
• Ieri è morta ad Aleppo, centrata da un cecchino del regime, la giornalista giapponese Mika Yamamoto. 45 anni, da almeno venti inviata di guerra, dalla ex Jugoslavia, all’Afghanistan, presente al momento dell’invasione americana dell’Iraq e nelle piazze violente che hanno insanguinato le primavere arabe. Scrive Cremonesi (Cds): «Free lance coraggiosa, consapevole di doversi esporre quando riceveva qualche incarico dalle televisioni del suo Paese. Ora lavorava per la piccola agenzia televisiva Japan Press. Negli ultimi anni aveva sposato il collega cameraman, che due giorni fa l’ha vista morire in diretta, quando un cecchino lealista ha mirato al suo collo. Aveva il giubbotto antiproiettile. Non è servito. Il colpo era letale. Lei è spirata in pochi secondi, soffocata nel suo sangue. “Erano a 30 metri da noi, soldati siriani. Ho intravisto le loro facce. Poi lo sparo”, ha detto lui trattenendo le lacrime. La brigata cui si erano aggregati ha riportato il cadavere in Turchia».