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 2012  agosto 20 Lunedì calendario

Assange: «Obama fermi la caccia alle streghe»

• Julian Assange si è affacciato ieri dal primo balconcino al primo piano dell’ambasciata ecuadoriana a Londra e ha letto un discorso il cui succo è «Obama fermi la caccia alle streghe contro Wikileaks». Scrive Cavalera (Cds): «Ha parlato, illustrando con perizia e furbizia il suo manifesto politico. Si è guardato bene dall’indossare i panni del martire, dunque non ha oltrepassato i confini del palazzo diplomatico dell’Ecuador, altrimenti Scotland Yard lo avrebbe ammanettato. Allora, istruito dai legali guidati dallo spagnolo Baltasar Garzón, si è affacciato al terrazzino con la bandiera ecuadoriana. “Se vi è unità nell’oppressione, vi deve essere assoluta unità e determinazione nella risposta”. Julian Assange ha mirato al bersaglio grosso, Washington. Ha esaltato l’Ecuador e le nazioni sudamericane che si schierano dalla parte della libertà di pensiero, cioè dalla sua parte, e contro gli Stati Uniti. Ha accennato alle Pussy Riot condannate a Mosca. Ha chiesto la scarcerazione del “prigioniero politico” Bradley Manning, il militare e informatico Usa (il vero martire) che è dietro le sbarre per avere scaricato i documenti dagli archivi del dipartimento di Stato e per averli poi passati a Wikileaks. E ha sfidato Obama: “Dobbiamo sfruttare il momento per sottolineare la scelta che gli Stati Uniti hanno davanti”. Ovvero: “Vogliono tornare ai principi rivoluzionari che sono alla base della loro fondazione? Oppure intendono barcollare sull’orlo del precipizio trascinandoci nel tirannico mondo nel quale i giornalisti sono costretti al silenzio e i cittadini bisbigliano nel buio?”».

• «Un intervento, quello di Assange, preparato per giorni, e preceduto come a un concerto dalla lettura delle frasi amiche del regista Ken Loach e della stilista Vivienne Westwood, e dal discorso del giudice Baltasar Garzon, oggi suo legale: “Non posso rivelare la strategia – dice – ma mi ha affidato l’incarico di tutelare non solo i suoi diritti ma anche quelli di WikiLeaks, messa in ginocchio finanziariamente, e dei suoi collaboratori perseguiti”. Nell’attesa tra un intervento e l’altro, di tanto in tanto i bobby che tengono a bada gli attivisti più agitati e qualche punk stordito dalla birra si spostano per far passare una Ferrari, due Rolls Royce... a pochi metri c’è Harrods, con il suo lusso sfrenato». [Brera, Rep]

• Assange, capelli corti, dimagrito, camicia azzurra e cravatta rossa, voce chiara e seria. [Cavalera]

• Assange è barricato nell’ambasciata dell’Ecuador da 61 giorni. [Cavalera, Cds]