Rassegna, 20 agosto 2012
Intercettazioni, Ingroia: Monti ingeneroso con noi
• Ieri si è registrato un duro scontro tra il procuratore di Palermo Antonio Ingroia e centrodestra sulle intercettazioni al Capo dello Stato e il conflitto di attribuzione sollevato. Spiega Labate sul Cds: «A riaprire la contesa ci pensa Ingroia. “Il riferimento di Monti all’attività della procura di Palermo lo definirei un po’ ingeneroso”, scandisce a Sky Tg24 il magistrato. Che subito dopo correda la sua controffensiva nei confronti del premier con un’autodifesa. “Noi abbiamo sempre rispettato la legge e le regole”. E se si è arrivati a questo punto, aggiunge riferendosi al conflitto d’attribuzione che il Quirinale ha sollevato di fronte alla Consulta, “è perché il Parlamento non ha legiferato nonostante si fosse già registrato un caso di vuoto legislativo già vent’anni fa”. Quando al Colle c’era Oscar Luigi Scalfaro e al ministero di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick. Mentre sospende le ostilità con Napolitano, tornando a definire “legittima” la sua scelta di ricorrere alla Corte costituzionale, Ingroia attacca Monti. E quell’aggettivo riferito a Monti, “ingeneroso”, innesca la miccia della polemica. (…) Dalla maggioranza intervengono solo Pdl e Udc. Fabrizio Cicchitto, che non è mai stato troppo tenero col governo, difende Monti e rimarca “lo straripamento di settori della magistratura”. Mentre Roberto Rao, capogruppo dei centristi in commissione Giustizia, rivolge un appello affinché i partiti trovino una soluzione per una riforma che comprenda intercettazioni, corruzione e responsabilità civile dei magistrati».