Fior da fiore, 20 agosto 2012
Il caso Assange • In Italia lavora uno su tre • I contributi pubblici ai consiglieri regionali • Nei tg gli evasori non siano più chiamati furbi • Quanto fruttano i brevetti dei cervelli italiani all’estero • Nuvole rossastre su Taranto • La bimba down che rischia la pena di morte • L’atleta somala morta al largo della Libia • La pratica del lotus birth • Gli incubi di Zampaglione
Assange Il Fatto del Giorno (etichetta verde qui in alto) si occupa del caso Assange.
Disoccupati In Italia (dati Eurostat) due italiani su tre non lavorano e non perché siano disoccupati (“disoccupato” è colui che cerca lavoro e non lo trova: il 10% circa della popolazione tra 15 e 65 anni secondo gli ultimi dati Ocse). Se si contano anche gli stranieri, la percentuale di persone che fanno qualcosa sale al 36,8%, di poco superiore a quella della Grecia. Dipende anche dal fatto che gli italiani sono mediamente vecchi, ma non solo: è pure una questione di sistema e di regole, come dimostra il confronto con la Germania. In compenso l’intensità con cui in Italia lavorano quelli che lavorano risulta tra le più alte d’Europa.
Regioni Sui contributi pubblici ai gruppi consiliari in Regione: «Nel 2011 il Consiglio regionale del Lazio ha versato al gruppo radicale, composto da due persone, 422.128 euro. Dividendo a metà questa somma si può dedurre che ogni singolo consigliere abbia avuto lo scorso anno a disposizione 211.064 euro. Oltre, naturalmente, a stipendio, diaria, annessi e connessi. Un paragone con i contributi ai gruppi parlamentari della Camera rende bene l’idea delle dimensioni. Nel 2011 sono stati pari a 36 milioni 250 mila euro, cifra che divisa per i 630 onorevoli dà 57.539 euro. Morale: i gruppi politici del Consiglio regionale del Lazio incassano contributi quasi quadrupli rispetto a quelli di Montecitorio. Proiettando i 211.064 euro procapite sulla platea dei 71 consiglieri, si ha la strabiliante somma di 15 milioni. Esattamente 14 milioni 985.544 euro. L’anno, e per una sola delle 20 Regioni italiane. Questo, almeno, dicono i numeri. Anche quei denari, come i rimborsi elettorali, possono essere considerati parte integrante del finanziamento pubblico ai partiti. Ma con una differenza non da poco: la loro entità è pressoché sconosciuta» (Rizzo, Cds).
Furbi Mario Monti ha esortato i direttori dei telegiornali Rai a non usare la parola «furbi» nei servizi in cui si parla di evasori: «Non si possono trasmettere neppure in modo subliminale dei disvalori che distruggono la società italiana». Tutti si sono detti d’accordo.
Brevetti Solo nell’ultimo anno, i migliori venti ricercatori italiani hanno depositato all’estero otto scoperte come autori principali. Il capitale generato da questi brevetti è di 49 milioni di euro, che tra venti anni diventeranno 115. Se si considera, invece, la totalità dei brevetti, sono 66 quelli a cui hanno contribuito i primi venti tra i cervelli fuggiti dall’Italia come membri del team di lavoro: 334 milioni di euro, che in una previsione ventennale diventeranno 782 milioni (Amabile, Sta).
Slop Dal 1 aprile al 10 maggio 2011 i carabinieri del Noe contarono 186 slopping (nuvole di polvere rossastra e inquinante) alzarsi dai reparti di produzione dell’Ilva di Taranto (Di Liberto, Rep).
Corano In Pakistan una bambina di 11 anni, cristiana e affetta da sindrome di Down, è stata arrestata con l’accusa di blasfemia per aver bruciato pagine del Corano. Rischia la condanna a morte.Barcone Samia Yusuf Omar, 21 anni, atleta somala che partecipò alle Olimpiadi di Pechino (correndo i 200 metri), avrebbe tanto voluto essere anche ai Giochi di Londra ma è morta pochi mesi fa, nel Mediterraneo, mentre dalla Libia su un barcone cercava di raggiungere l’Italia (per partire da qui alla volta dell’Inghilterra).
Lotus birth Pratica detta “lotus birth”: quando un bambino nasce, la placenta non viene staccata subito, ma è messa sotto sale, tenuta accanto al pupo e riportata a casa. Si aspetta poi che il cordone si stacchi naturalmente, dopo una decina di giorni. Non ha alcun effetto benefico, anzi può provocare problemi di tipo igienico perché dopo un certo periodo va in necrosi. A lanciare la moda, negli anni Settanta, un’ostetrica californiana che riteneva il taglio del cordone una forma di violenza (Rep).
Visioni Il cantante Federico Zampaglione, da quando s’è messo a fare il regista di film paurosi, ha visioni spaventose: «Immagini terribili mi assalgono d’improvviso, le fobie si moltiplicano, mi scopro a controllare le stanze d’albergo, i luoghi dove dormo, sono in ansia per i miei cari» (Finos, Rep).