La Gazzetta dello Sport, 19 agosto 2012
Facciamo un po’ di terrorismo psicologico: secondo Confartigianato i mutui ci costano adesso il doppio dell’anno scorso, secondo Coldiretti-Swg il 61% degli italiani non disponde più di “un reddito adeguato” (qualunque cosa significhi), secondo Federconsumatori e Abusdef «le famiglie italiane si troveranno quest’anno a fare i conti con una stangata da 2
Facciamo un po’ di terrorismo psicologico: secondo Confartigianato i mutui ci costano adesso il doppio dell’anno scorso, secondo Coldiretti-Swg il 61% degli italiani non disponde più di “un reddito adeguato” (qualunque cosa significhi), secondo Federconsumatori e Abusdef «le famiglie italiane si troveranno quest’anno a fare i conti con una stangata da 2.333 euro in più rispetto al 2011».
• Che bella giornata.
Posso consolarla con i dati relativi alla lotta all’evasione. Ma magari lei è uno di quelli che non vuole essere scocciato dal fisco e perciò non le andranno bene neanche questi numeri.
• La storia dei mutui non mi torna. A forza di sentirglielo dire, ho capito che i mutui si calcolano prendendo come base l’Euribor. E l’Euribor, se non ricordo male, è piuttosto basso.
Bassissimo. Le dico il livello di venerdì, 17 agosto: a un mese 0,13%, a tre 0,33, a sei 0,61, a dodici 0,88. Quindi i tassi variabili dovrebbero essere molto giù. Invece sono addirittura saliti. Come mai? Perché le banche, man mano che l’Euribor scendeva, hanno aumentato lo spread (si chiama spread pure questo) cioè il ricarico su ciascun mutuo. Chi vuole che se ne accorga? Ma una spiegazione ci vorrebbe, oltre tutto non è la prima volta che lo scriviamo. Su questi tassi internazionali (Euribor e Libor), che rappresentano l’interesse che le banche si pagano tra di loro quando si prestano soldi, andrebbe fatta chiarezza una volta per tutte e oso dire che vigilare tocca a governo e Bce. Il Libor – l’analogo dell’Euribor in area anglosassone – era taroccato dalle banche per fini speculativi. La cosa si è scoperta, i giornali hanno fatto titoli su titoli, i magistrati sono intervenuti, si sono messe in piedi commissioni d’inchiesta, ma nessun banchiere di Londra è finito dentro. Il potere delle banche è un problema.
• Sono troppo grosse.
Sì, sono troppo grosse per fallire e sono così grosse e piene di denaro di ogni tipo (comprendendo nella voce “denaro” i debiti) da dettare le regole alla politica. Alla fine nessuno le può contraddire. Con un ragionamento che è difficile non condividere, un gran cervello italiano che insegna a Chicago, Luigi Zingales, ha proposto di farla finita con le mega-banche e di spezzettarle, ponendo addirittura un tetto alla loro possibilità di crescere. A parte i danni che sono venuti da certe fusioni (vedi, per esempio, l’incorporazione di Capitalia da parte di Unicredit o l’acquisto a peso d’oro di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi), le dimensioni rendono queste bestie troppo importanti, troppo decisive nella vita della nostra giungla. Secondo Confartigianato, a maggio 2012 le famiglie italiane pagavano sui mutui il tasso del 4,12% contro un 2,51 del giugno 2010. Un andamento grottesco se si considera che nel frattempo il valore delle case è sceso, l’edilizia è in una crisi profondissima, col crollo del 17,8% delle compravendite e la perdita di 97.800 posti di lavoro. Qualche giorno fa avevamo citato una frase di Caltagirone che annunciava di aver praticamente smesso di costruire per la difficoltà di piazzare i nuovi appartamenti.
• Sentiamo gli altri dati sul caro-vita.
Adusbef e Federconsumatori hanno fatto la somma delle varie stangate (Imu, tariffe, treni, benzina, alimentari, libri scolastici) e tirato fuori questo numero, +2.333 euro di spese all’anno in media per ogni famiglia. Secondo le associazioni dei consumatori si tratta di un esborso pari «quasi alla metà di quanto una famiglia media spende per la spesa alimentare in un anno». Si prevedono crisi dei consumi, ulteriore caduta della domanda, ecc. Secondo Coldiretti-Swg il 6% delle famiglie italiane non sa come arrivare a fine mese. Sarebbe sceso del 2 per cento anche il consumo alimentare: Coldiretti avrebbe fotografato (metaforicamente) lo slalom di 62 italiani su cento tra gli scaffali dei supermercati alla ricerca disperata di offerte speciali. Un italiano su due farebbe ogni giorno il giro dei negozi per vedere dove il pane, il prosciutto, la mozzarella gli costa di meno. C’è il boom dei prodotti locali, degli acquisti di frutta e verdura di stagione, cioè le vendite a chilometro zero dove il prezzo non comprende (o comprende in misura più morbida) i costi delle intermediazioni.
• E la lotta all’evasione?
I finanzieri sono tornati a Cortina, con gran fastidio di quella città. Il sindaco si lamenta: «Controlli ossessivi, speriamo che gli italiani non siano indotti a fare le vacanze all’estero come Monti». Questi controlli capillari dovrebbero portare entro la fine dell’anno una decina di miliardi nelle casse dello Stato. Non granché, forse. I blitz servono soprattutto alla “moral suasion”: gli evasori si spaventano e si comportano bene. L’ex ministro Visco, però, diceva che per ottenere risultati importanti in questo modo ci vogliono dieci anni consecutivi di vessazioni continue.
[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 19 agosto 2012]