Rassegna, 15 agosto 2012
Al Bano canta l’“Ave Maria” alle nozze di Placido
• «Al Bano lo aveva detto: “parroco o no, io canto comunque”. E così è stato: l’Ave Maria di Bach-Gounod, brano “nuziale” per eccellenza dopo la Marcia di Mendelssohn, cantata a cappella dal musicista pugliese, ha chiuso le terze nozze del suo amico Michele Placido (66 anni) con Federica Vicenti (29) nella Chiesa di San Nicola a Cisternino (Brindisi). Nonostante il “no” del parroco, don Carmelo Semeraro, che l’aveva vietata perché “non è un brano sacro, a dispetto del titolo”. Era tutto programmato: non c’era nemmeno bisogno di prove, “visto che”, spiega Al Bano, “ho cantato questo brano a decine di matrimoni, compreso quello del fratello di Giuliano Sangiorgi, il cantante dei Negroamaro”. “Poi, la sera prima, mi chiama lo staff di Placido: ‘il prete non vuole, non se ne fa più nulla’. Io ero basito, e ho detto: canto comunque”. E alla fine della cerimonia, con Don Carmelo già in sacrestia, ha intonato le note della discordia. “Un atto arrogante”, lo ha poi bollato il parroco. Che difende il suo veto: “La cosiddetta Ave Maria è in realtà un laicissimo Preludio di Bach, rielaborato da Gounod e pubblicato da un editore ebreo. Di sacro non ha nulla”» [Irene Soave, CdS].