Rassegna, 14 agosto 2012
“Scandalo” scorta, il Viminale dà ragione a Fini
• «Il responso è arrivato in un giorno. Tanto ci ha messo il ministero dell’Interno a chiarire che non è Gianfranco Fini, messo sotto accusa da un’inchiesta del quotidiano Libero, a disporre e gestire la sua scorta. Il Viminale, dopo che domenica il ministro Annamaria Cancellieri era intervenuta per chiedere una “relazione dettagliata” alla polizia, ha precisato che “il dispositivo di tutela del presidente della Camera è normativamente fissato al massimo livello di rischio che impone la necessità di assicurare la protezione della personalità” nei suoi “spostamenti sul territorio nazionale”. E che il tutto — dalla “gestione” all’“organizzazione” della scorta — non rientra “nelle competenze della presidenza della Camera”. Al contrario, “fa capo all’ispettorato di Pubblica sicurezza presso Montecitorio”. Tradotto dal linguaggio burocratico, l’alloggio a Orbetello per gli uomini della scorta di Fini costerà anche gli ottantamila euro l’anno conteggiati da Libero. Ma il presidente della Camera non ha nulla a che vedere con la spesa» [T. L., CdS]