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 2012  agosto 07 Martedì calendario

Brindisi, beffa per le studentesse ustionate

• L’avvocato Mauro Resta, che assiste due studentesse della scuola “Morvillo Falcone” ferite il 19 maggio per l’esplosione di una bomba (Azzurra Camarda e Sabrina Ribezzi) ha fatto sapere che «in questi giorni sono in corso le visite medico-legali per stabilire l’entità delle conseguenze fisiche riportate dalle ferite. Dalla compagnia assicuratrice della scuola ci hanno fatto già sapere, però, che le ustioni non verranno inserite nel computo dei danni da liquidare perché considerate danni estetici». Il Corriere della Sera (Fa. C.): «Danni estetici? La liquidazione, ha spiegato l’avvocato all’agenzia Ansa, scatta solo se per via delle lesioni da ustione viene rilevata una menomazione: allora si tratta di “danni funzionali” causati dall’infortunio. Diversamente, però, l’assicurazione non paga. Va detto, certo, che la polizza fu stipulata in tempi non sospetti, con una firma di routine apposta in calce a un contratto, quando nessuno poteva immaginare che davanti al cancello della “Morvillo Falcone” si sarebbe consumato uno degli attentati più atroci di sempre, con una ragazza uccisa e altre nove ferite, cinque delle quali ricoverate a lungo in ospedale. Le cicatrici delle ragazze sconvolte dalla bomba, però, non sembrano proprio da annoverare nella categoria degli inestetismi: “Sono segni permanenti che portano sulla propria pelle e non è possibile che non le si consideri come una mutilazione”, è il pensiero dell’avvocato Resta».