Fior da fiore, 5 agosto 2012
• La Bce dà 4 miliardi alla Grecia per arrivare a fine agosto • La crisi fa scomparire le code sulla Salerno Reggio-Calabria • Benvenuti nell’età dell’ansia • Addio al Re dell’Effimero • Roma d’estate, trentacinque anni fa • Il Vietnam conosce il suo primo Gay Pride • Insulti e molestie per strada: il video di una donna • Lele Mora è uscito dal carcere, su il calice • Il bicchiere della staffa con Winston Churchill • Di Pietro e suo fratello più piccolo
Agosto Secondo indiscrezioni la Bce ha acconsentito a uno stratagemma per permettere ad Atene di procurarsi liquidità a breve per 4 miliardi di euro, in modo da arrivare almeno a fine agosto (Tarquini, Rep).
Code Quasi 6 italiani su 10 non faranno nemmeno un giorno di villeggiatura. Partiranno 15,4 milioni di persone, contro i 21,9 del 2011. Un calo del 29,5%. Scomparse le chilometriche code ai caselli autostradali, traffico sostenuto ma regolare pure sulla Salerno-Reggio Calabria (Cds).
Emergenza «Con le spiagge mezze vuote e le città mezze piene abbiamo perso in solo colpo due grandi avventure: sia chi partiva che chi restava viveva in una condizione particolare e inconfondibile, una specie di stato d’emergenza in cui le cose della vita acquistavano una risonanza particolare e fatti che mai sarebbero potuti accadere si verificavano con la facilità delle fiabe. Non c’è nemmeno posto per un’idea dignitosa del lavoro, che della vacanza è il contrario e il necessario presupposto. Benvenuti nell’età dell’ansia» (Trevi, Cds).
Effimero Renato Nicolini fu assessore al comune di Roma e a quello di Napoli, fu architetto, professore e intellettuale scapigliato. Soprannominato il «Re dell’Effimero», il suo nome resta legato alla rinascita culturale della capitale dopo il terrorismo e gli anni di piombo. È morto sabato a 70 anni (Casalini, Rep).
Roma «Roma d’estate, trentacinque anni fa? Era come una tavolozza di iniziative: qui il cinema, là il teatro, lì accanto la rassegna solo per bambini, e i poeti a Castel Porziano, e il cinema di Massenzio col Napoleon applaudito da Jack Lang, e i Balli intorno al laghetto di Villa Ada e la riapertura agli spettacoli pubblici dello stadio dei Marmi, e la riscoperta degli spazi di Cinecittà, e concerti, e balletti e festival di luci e le feste di ferragosto» (ibidem).
Vietnam «Eppure oggi affiora l’indicibile di ieri, e anche il Vietnam comunista, che punisce il dissenso, conosce il suo primo Gay Pride» (Del Corona, Cds).
Sonnifero Quel padre vietnamita che per «guarire» la figlia omosessuale l’ha addormentata con un sonnifero e ha lasciato che lo spasimante respinto, «un bravo ragazzo», consumasse un rapporto salvifico (ibidem).
Passanti Sofie Peeters, studentessa della scuola di cinema Rits di Bruxelles, che come tesi di fine corso ha girato con una videocamera nascosta per filmare gli insulti quotidiani ricevuti per strada. Lei cammina ed ecco i commenti dei passanti o degli uomini seduti ai tavolini dei bar: «Le offro da bere signorina? – No grazie – A casa mia, naturalmente, mica al caffè», «L’albergo, il letto, lo sai no? Alla svelta», «Allora, bel culo?», «Se fai venire voglia è normale no?», oppure gesti con la lingua o, più direttamente, «Puttana» e via. Il 95 per cento degli approcci proviene da maghrebini (Montefiori, Cds).
Calice «Fa piacere che Lele Mora sia stato scarcerato, che sia potuto tornare nella sua casa di Milano, che alcuni personaggi dello spettacolo, come Elenoire Casalegno, la gieffina Francesca Cipriani e pochi altri, siano andati a trovarlo, che infine gli abbiano portato regali, tra cui una guantiera di dolci della pasticceria Sant Ambroeus e una cassa di bottiglie di Sassicaia. Nella speranza che la salute di Lele Mora ritrovi presto antiche virtù (che in 400 giorni di carcere è dimagrito 50 chili, ndc), non si può che sobriamente alzare un calice di vino alla fine del «lelemorismo»» (Grasso, Cds).
Bicchieri Testimonianza di un invitato nella casa di campagna di Churchill: «Dalle otto e mezzo alle nove abbiamo bevuto alcuni drink con la signora Churchill. Poi siamo andati a cena rimanendo al tavolo oltre le dieci. Infine le signore si sono trasferite in altra stanza, mentre iniziava la parte più divertente della serata, con Churchill in gran forma che ci ha intrattenuto nella sua inimitabile maniera. Alle undici è iniziata in biblioteca la proiezione di un film e all’incirca verso mezzanotte e mezzo abbiamo bevuto il bicchiere della staffa con le signore e finalmente all’una ci siamo trasferiti in una grande stanza mentre Churchill diceva “Adesso mettiamoci a lavoro” e abbiamo parlato fino alle tre o alle quattro del mattino. Gli altri ospiti erano ministri, un importante visitatore straniero e svariati capi di Stato maggiore» (Malatesta, Rep).
Vino Lo scrittore James Lees-Milne, che aveva una volta cenato a casa sua, ha raccontato che finita la cena per due ore Churchill ricostruì la battaglia dello Jutland sul mogano della tavola intingendo l’indice nel vino rosso (ibidem).
Venti «In un secolo più di venti persone non ci stanno, di qui le grandi beghe della fama» (Henri Michaux).
Fratello/1 Di Pietro, risponde al suo capogruppo alla Camera Donati che lo aveva messo sotto accusa per il suo «scodinzolare dietro a Grillo»: «Non dico che Massimo è il mio fratello minore perché sembrerebbe dispregiativo. Dico che è il mio fratello più piccolo».
Fratello/2 «Er cazzo se pò ddì rradica, uscello / Ciscio, nerbo, tortore, pennarolo, / Pezzo de carne, manico, scetrolo, / Asperge […] e mmi’-fratello piccinino» (Gioacchino Belli).