Rassegna, 2 agosto 2012
Camera, i funzionari dicono no ai tagli
• L’Associazione dei consiglieri della Camera, sindacato dei più alti funzionari, ha inviato ieri mattina una lettera alla Presidenza per bloccare i tagli previsti per Montecitorio, che dovrebbero portare risparmi per 150 milioni in tre anni, più di 13 solo per il personale. Scrive Lopapa (Rep) che «il testo della lettera è in burocratese, ma il monito perentorio: “Un’eventuale delibera con efficacia dispositiva che incida sullo stato giuridico e il trattamento economico del personale della Camera assunta al fuori delle procedure di contrattazione con le organizzazioni sindacali costituirebbe una grave violazione. I consiglieri si riservano, fin d’ora, di adire le vie della tutela giurisdizionale”. Ricorso ai giudici, dunque, se prima i vertici “politici” di Montecitorio non tratteranno. Tra le misure più temute, la ventilata cancellazione di uno scatto di anzianità e il blocco dell’adeguamento all’indice Istat. Nel documento presentato ieri ai colleghi dal “questore” Francesco Colucci si sottolinea come sacrifici li stiano facendo tutti i dipendenti e pensionati pubblici e alla Camera vanno risparmiati 13,20 milioni di euro l’anno. Per il momento si prorogano le vecchie disposizioni (e privilegi) ma bisognerà in qualche modo recuperare quelle risorse. Oggi i dipendenti sono 1.566, erano 1.933 nel 2007».
• Al Senato l’onorevole di Coesione nazionale Alberto Filippi ha elencato sprechi e spese ritenuti ingiustificati: «Ogni anno spendiamo per attività di traslochi e facchinaggio la stessa cifra: 1,5 milioni. Ma che fanno, cosa spostano? Per la manutenzione degli impianti di condizionamento si è speso nel 2012 due milioni e 200 mila euro. Quella della tappezzeria costa 428 mila euro: siamo all’asilo, bambini che si appendono alle tende? Si spendono 3,4 milioni per la pulizia e 500 mila euro per manutenzione degli ascensori. Neanche se ci trovassimo in un grattacielo di
New York». [Lopapa, Rep]