Rassegna, 1 agosto 2012
Dirigenti Ilva davanti al gip tra gli applausi degli operai
• Ieri fuori dal tribunale di Taranto un gruppo di operai dell’Ilva ha applaudito i sei imputati arrivati per essere interrogato dal gip sul disastro ambientale di cui sono accusati. Per loro anche slogan di sostegno (“libertà per chi lavora”), mentre insulti per i cronisti. [Ruotolo, Sta]
• Sulla vicenda Ilva scrive polemicamente Ruotolo (Sta): «Intanto, tutti continuano a dimenticare l’oggetto della vicenda, che non è la trattativa sindacale, ma un provvedimento cautelare. E cioè che per impedire che l’Ilva continui a inquinare e a uccidere, si devono rispettare le indicazioni dei periti chimici. Partiamo dall’area dei parchi minerari, circa 70 ettari. Per i periti, l’unica soluzione possibile è quella di coprirli. Sulle cokerie, bisogna rifare i refrattari dei forni che hanno problemi di fessurazioni. L’area degli agglomerati ha bisogno della sostituzione dei filtri elettrostatici con quelli a tessuti. La gestione delle polveri va cambiata: la dispersione è disastrosa. È in queste polveri che si concentra la diossina. Fuori dai valori tollerabili anche le emissioni dei camini dell’altoforno. E infine per l’acciaieria si deve intervenire per evitare quel fenomeno che si chiama “slopping” e che serve a ossigenare la ghisa».