Rassegna, 31 luglio 2012
Gli Usa accusano la Cina di doping dopo la vittoria di Ye
• Gli Stati Uniti hanno accusato la Cina di doping dopo che Ye Shiwen, 16 anni a marzo, nata Zhejiang, 1,72 m per 64 chili, è diventata sabato la prima donna a stabilire un record del mondo dopo l’abolizione dei costumi (31 dicembre 2009) nei 400 misti. Il dubbio è scattato quando si è visto che Ye ha nuotato la seconda vasca della frazione a stile libero in 28’’93 secondi, 17 centesimi più veloce di Ryan Lochte che ha vinto la stessa prova al maschile, 8 decimi più di Michael Phelps. John Leonard, direttore esecutivo della World Swimming Coach Association e della Usa Swimming Coach Association ha paragonato la prestazione della cinesina a quelle delle atlete della Germania dell’Est, che hanno occupato il medagliere fino alla dissoluzione della Ddr. «La prudenza è d’obbligo quando si parla di doping. Ma quando nella storia del nuoto accade qualcosa di “incredibile”, la cronaca dimostra che dietro c’era questo. Quegli ultimi cento metri, a chi è esperto del settore, hanno ricordato le nuotatrici dell’Europa dell’Est. O i 400 misti di Michelle Smith a Atlanta». Ye Shiwen si è difesa serenamente: «Noi non facciamo uso di sostanze dopanti, la Federazione è molto ferma in questo senso. Il nostro è solo lavoro e metodo scientifico». [Perrone, Cds]
• «(…) Proprio pochi giorni fa Xue Yinxian, l’ ex responsabile medico della squadra cinese, in un’intervista al quotidiano australiano Sydney Morning Herald ha rivelato che negli anni ’80 e ’90 Pechino impose un regime di doping ai propri atleti che gareggiavano alle Olimpiadi e in altre competizioni internazionali. “Si trattava di un metodo di allenamento scientifico, così lo chiamavano le autorità di Pechino, che comprendeva la somministrazione di steroidi e ormoni della crescita. Nella gran parte dei casi gli atleti non erano a conoscenza dei farmaci che gli venivano iniettati dal personale medico”. Doping di stato. Come l’Urss dagli anni ’70. Di fatto a quel periodo risale l’ascesa della Cina sulla scena sportiva mondiale. Una nazione cannibale. Anche a Londra, specie in vasca, si sta prendendo tutto: in 31 gare sulle 302 in programma, ha già raccolto 14 medaglie, di cui 8 d’oro contro le 13 di cui tre d’oro degli Stati Uniti». [Retico, Rep]