Rassegna, 30 luglio 2012
Atene: altri 1,5 miliardi di tagli per convincere la Troika
• Gli ispettori della Troika, che avrebbero dovuto lasciare ieri Atene, rimarranno nella capitale greca finché non vedranno nero su bianco l’impegno del governo Samaras per il piano da 11,5 miliardi di tagli nei prossimi due e anni e mezzo. L’accordo ancora non è stato trovato per quando riguarda le misure sulle pensioni e sugli stipendi dei dipendenti pubblici. Si tratta di 1,5 miliardi di tagli. Spiega Griseri (Rep) che «quel che i sindacati temono maggiormente sono gli interventi sulle pensioni: il tetto a 2.000 euro lordi al mese e l’innalzamento dell’età pensionabile da 65 a 67 anni. “Mettere un tetto del genere – spiega Zoe Lanara, responsabile delle relazioni internazionali del sindacato Gsee – significa ridurre le pensioni di fatto a cifre che variano da 1.200 a 1.500 euro. Stipendi che vanno bene nei piccoli paesi e nelle isole, ma non nell’area di Atene, dove vive metà della popolazione. Se questo rimane il piano è inevitabile che in settembre si arrivi a una nuova serie di proteste. La gente non ha alternative”».
• In Grecia la disoccupazione giovanile è al 52%. [Griseri, Rep]