Rassegna, 26 luglio 2012
Hollande all’Ue: subito lo scudo
• Luis De Guindos e Pierre Moscovici, ministri delle Finanze spagnolo e francese, si sono incontrati a Parigi e hanno dichiarato, per iscritto, di aver «riaffermato la volontà di mettere in opera appieno e in maniera rapida le decisioni del Consiglio Ue del 28-29 giugno». Una correzione della gaffe madrilena di martedì che vuol dire tutto e niente. Insieme con le parole pronunciate dal presidente Hollande, riassume però l’urgenza di agire sulla crescita, sull’unione bancaria «da farsi entro il 2012» e sulla nuova architettura per consolidare l’Eurozona, tutti strumenti necessari per blindare la moneta unica. [Zatterin, Sta]
• L’economista tedesco Lars Feld, uno dei «cinque saggi» consulenti indipendenti del governo tedesco, stima in 3,3 mila miliardi i costi a breve termine che la Germania si troverebbe a sopportare nel caso di morte dell’euro. [Zatterin, Sta]
• Ad Atene è comparso il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso. Mentre il premier Samaras ha nominato un commissario alle privatizzazioni: la prima vendita è Atebank, finanziatore pubblico dell’agricoltura. [Zatterin, Sta]