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 2012  luglio 26 Giovedì calendario

Alfano e Bersani da Monti: «Avanti fino al 2013»

• Mario Monti ieri ha ricevuto nel suo studio di Palazzo Chigi prima Pier Luigi Bersani e poi Angelino Alfano. Un’ora di colloquio a testa. Oggi sarà il turno di Pier Ferdinando Casini. Con i capi dei due maggiori partiti, Monti ha voluto testare la solidità del sostegno. Ha spiegato a entrambi che l’approvazione, almeno, di una nuova legge elettorale invierebbe all’esterno un segnale positivo. Bersani si è detto d’accordo, anzi molto d’accordo. Poi ha spiegato: «Nel momento in cui si fa la legge elettorale, la data del voto può essere decisa con una certa facilità». Per lui, dopo Monti si conclude la fase attuale della «strana maggioranza» e deve tornare «una maggioranza politica univoca». Alfano doveva spiegare perché il Pdl abbia votato al Senato assieme alla Lega sul semipresidenzialismo. «Presidente – ha detto Alfano – abbiamo approvato il decreto sviluppo, stiamo lavorando al Senato sulla spending review. Noi confermiamo il sostegno al governo fino alla scadenza naturale, primavera 2013». [Garibaldi, Cds]

• Racconta Garibaldi sul Cds: «Pier Luigi Bersani, segretario pd, ha parlato con una certa durezza di spending review: “Presidente Monti, su enti locali e sanità si devono fare correzioni. Bisogna mettere attorno a un tavolo sindaci e presidenti di Regione. Non si può pensare che sentire le parti interessate sia sempre una perdita di tempo...”. Monti ha risposto: “Si può cambiare... Basta che il saldo finale resti invariato”. Angelino Alfano, segretario pdl, ha detto con chiarezza: “Nuove manovre con sacrifici per gli italiani per noi non esistono. Neanche se le chiede l’Europa: dobbiamo fare gli interessi degli italiani, non di tedeschi o francesi”. “Non faremo nuove manovre”, ha ribadito Monti».