Rassegna, 23 luglio 2012
Posto fisso solo per il 20% degli assunti
• Il lavoratore dipendente in Italia in dieci anni ha peggiorato la sua condizione. I dati di Banca d’Italia, da un lato, e il monitoraggio dell’Unioncamere e del ministero del Lavoro, dall’altro dicono che solo due assunzioni su dieci sono a tempo indeterminato, mentre le retribuzioni sono praticamente ferme da dieci anni, e calate nel 2011 dell’1,3% per la prima volta dal 1995. Su 159 mila assunzioni programmate dalle imprese per il trimestre luglio-settembre 2012, solo il 19,8% sarà a tempo indeterminato, e solo poco più della metà della richiesta è per posti non stagionali (il 55,4%). Sono i numeri dell’ultima indagine trimestrale del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. [Di Giacomo, Cds]
• Spiega Di Giacomo sul Cds che «a leggere le tabelle, possono perdere la speranza di trovare un posto stabile i cuochi e i camerieri (per i quali le posizioni aperte sono comunque 37.370) e gli operai specializzati dell’industria alimentare e tessile (7.080 assunzioni previste). Per loro i contratti a tempo indeterminato si aggirano tra il 2% e il 4%. Stesso discorso per i docenti di ogni ordine e grado. Le assunzioni previste sono 5.570, ma hanno percentuali intorno al 10% quelle a tempo indeterminato. Per i laureati in scienze umane e sociali poi, il mercato del lavoro è attualmente quasi inaccessibile, saranno solo 360 le assunzioni, 8 su 10 precarie. Se invece si ha una formazione scientifica o economica le percentuali salgono. Si stima che in questi tre mesi saranno assunti 1.200 ingegneri e architetti, di cui 7 su 10 a tempo indeterminato, ma c’è meno spazio per i neolaureati (1 su 3) che per i professionisti d’esperienza. Ancora: su 990 specialisti in matematica e in fisica, il 55% avrà un contratto a tempo indeterminato. È questo il settore dove c’è più spazio per i giovani, 6 assunzioni su 10 saranno di under 30. Sono invece 500 quelle per economisti e manager, il 64,5% è stabile».