Rassegna, 20 luglio 2012
Green Hill, trovati corpi di beagle congelati
• Nei cinque hangar del Green Hill, l’allevamento di beagle destinati alla vivisezione sequestrato l’altro giorno dalla Procura di Brescia, sono state trovate circa cento carcasse di animali congelati. Tutti i corpi di beagle sono stati sequestrati e sono già stati disposti accertamenti ed esami per cercare di capire come siano morti i cani e perché le carcasse fossero ancora conservati. Una scoperta che rischia di aggravare la posizione dell’azienda e dei tre indagati (l’amministratore unico, la francese Ghislaine Rondot che vive a Lione, il direttore dell’allevamento e il veterinario responsabile) nell’inchiesta nata da un esposto presentato all’inizio di giugno congiuntamente da Lav e Legambiente. I magistrati Sandro Raimondi e Ambrogio Cassiani oltre ai maltrattamenti sugli animali stanno valutando di contestare anche il reato di «uccisione di animali senza necessità». L’ispezione degli uomini della Digos di Brescia e del Nirda del Corpo Forestale dello Stato al canile ha portato poi alla scoperta di un’altra irregolarità pesante: quattrocento cuccioli non avevano il microchip. La piccola capsula con il numero identificativo deve essere installata alla nascita, ma i veterinari che hanno esaminato gli oltre 2.300 beagle allevati a Montichiari, su alcuni esemplari hanno usato il lettore senza successo: 400 cuccioli non erano in regola. [Petenzi, Cds]