Rassegna, 19 luglio 2012
Mali, liberata Rossella Urru
• Dopo 268 giorni Rossella Urru è tornata libera, rilasciata dal gruppo islamico che l’aveva rapita lo scorso 23 ottobre a Tinduf, nel campo saharawi ai confini con il Mali dove la trentenne cooperante sarda lavorava. L’annuncio ufficiale è stato dato dal ministro degli Esteri Giulio Terzi alle sette e mezza di sera, dopo un’intera giornata in cui erano circolate voci insistenti sul rilascio. Liberati anche i due cooperanti spagnoli Ainhoa Fernández ed Enric Gonyalons, sequestrati con la giovane italiana dal Mujao, Movimento per l’unità e la jihad nell’Africa occidentale, gruppo secessionista di Al Qaeda nel Maghreb. La delegazione burkinabè rientrerà questa mattina con gli ostaggi a Ouagadougou», hanno affermato fonti diplomatiche spiegando che il trasferimento degli ostaggi nella capitale del Burkina Faso, inizialmente previsto per ieri sera, è stato rinviato per problemi logistici. «Considerateli liberi, perché le nostre condizioni sono state rispettate», aveva detto all’Afp un esponente del gruppo, Mohammed Ould Hicham, spiegando che il Mujao voleva la liberazione di «tre detenuti in un paese islamico» e il pagamento di un riscatto, senza però precisare la cifra. Ed era stata l’agenzia mauritana Ani a rivelare il rilascio di Mamne Ould Oufkir, in carcere in Mauritania perché implicato nel sequestro: proprio uno dei detenuti di cui il Mujao aveva chiesto la liberazione. [Baudel, Rep]