Fior da fiore, 11 luglio 2012
I tedeschi ci insultano • Karl Marx e la vergogna • I giudici di Karlsruhe •
Lista numero 4 Epiteti che i tedeschi riservano agli italiani, ai greci, agli spagnoli, ai portoghesi, come risultano dai siti, dalle lettere ai giornali ecc.: scrocconi, parassiti, perfidi, svergognati, ricattatori, cani «e che abbaino pure alla loro altezza», «chi ha amici simili non ha più bisogno di nemici», i politici che appoggiano le richieste di questi paesi sono «traditori del popolo», «odiatori della Germania» ecc. 172 economisti tedeschi hanno firmato un appello alla Merkel perché non ceda alle richieste di Monti e dei suoi amici. A questi 172 («nazionalisti, incompetenti») hanno però controreplicato altri due appelli, firmati tra gli altri da Peter Bofinger e Bert Rürup, perché si comincino a mettere i debiti in comune (Spinelli Rep).
Vergogna Marx sosteneva che la vergogna è già una rivoluzione.
Marx Marx, più grande filosofo della storia secondo gli ascoltatori di Radio 4 della Bbc.
Moneta «È la moneta a “battere” lo Stato invece dello Stato a battere la moneta» (Marco D’Eramo su Micromega).
Karlsruhe I giudici della Corte costituzionale tedesca, che stanno a Karlsruhe, hanno fatto sapere che ci vorranno almeno cinque settimane per stabilire se il fondo Esm, quello che dovrebbe comprare titoli italiani in caso di attacco speculativo, è legittimo oppure no. Cioè se sta nei termini stabiliti per queste materie dalla costituzione tedesca. Il parere di Karlsruhe è vincolante. Cinque settimane significa settembre, e a quell’ora «i giudici tedeschi decideranno se far crollare l’euro prima che sia già crollato». I giudici potrebbero dire che il fondo salva stati Esm può andare se non impegnerà troppi soldi tedeschi. Ponendo però un limite alle eventuali perdite federali, i giudici renderebbero il fondo inutile. «Karlsruhe non vede il principio di democrazia realizzato altro che entro i confini della comunità politica omogenea alla nazione», «un impegno potenzialmente troppo elevato comprometterebbe l’autonomia finanziaria del Parlamento», «i diritti del Parlamento tedesco in materia di bilancio non possono dipendere da decisioni dei parlamenti di altri paesi». La Germania è impegnata sui vari fronti europei per 310-495 miliardi: «se la logica di Karlsruhe non cambia, non c’è più margine per mettere in comune le risorse con gli altri Paesi» (Bastasin Sole)