Rassegna, 12 luglio 2012
I giorni del G20 a Cannes e la resa di Berlusconi
• Partendo dalle parole di Monti, Giovannini sulla Sta ricorda il G20 di Cannes: «Certe cose, certi dettagli, forse non li potremo conoscere mai. Quel che è sicuro è che Berlusconi si recò il 3 novembre all’appuntamento del G20 di Cannes sicuro di farcela. Che, invece, fu messo spalle al muro: l’Italia, paese senza credibilità politica, doveva accettare un prestito di 50 miliardi del Fondo Monetario Internazionale, e conseguentemente cedere sovranità. Il Cavaliere si oppose: avrebbe varato tutte le misure richieste, e comunque da noi “i ristoranti erano sempre pieni”. Quattro giorni dopo, alla Camera la maggioranza si sfarinò, fermandosi a 308 voti. Il Cav dovette dare le dimissioni il 12 novembre. E cominciò l’era di Mario Monti. (…) Prima del via del vero e proprio summit si svolge un incontro riservato: c’è Berlusconi, la cancelliera Merkel, il presidente francese Sarkozy, il presidente della Commissione Europea Barroso, forse anche un rappresentante del Fondo Monetario Internazionale. È un bombardamento impietoso: tutti incolpano l’Italia di non attuare le misure promesse, e dunque di provocare tensioni fortissime sui mercati. Il più feroce è Nicolas Sarkozy, ma si dice che Angela Merkel sia esplosa con un “Silvio, la crisi è colpa tua”».