Rassegna, 11 luglio 2012
Sull’Esm la decisione della Corte costituzionale tedesca
• Per l’entrata in vigore dell’Esm, il meccanismo di stabilità finanziaria, ovvero il fondo salva-Stati permanente, bisognerà attendere la decisione della Corte costituzionale tedesca sui ricorsi presentati dall’opposizione sulla costituzionalità. Secondo il Linke infatti l’Esm e il nuovo patto si stabilità violerebbero il diritto del Parlamento di decidere come spendere i soldi dei contribuenti. [Offeddu, Cds]
• Sulla decisione della Corte costituzionale tedesca scrive Lepri sul Cds: «Tutti ormai prevedono che ci vorranno settimane, forse anche mesi. Il mondo politico tedesco è preoccupato, anche se diviso. C’è chi parla di una cancelliera molto amareggiata per questi ostacoli parzialmente imprevisti. Altri, come il ministro della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, liberale, dicono che non bisogna fare pressioni sulla Corte. E l’Europa, intanto, aspetta. La Germania è infatti indispensabile per l’entrata in vigore dell’Esm, la cui operatività era inizialmente prevista per i primi di luglio (è necessario il concorso dei Paesi che rappresentano il 90 per cento del capitale, e da Berlino arriverà il 27 per cento del totale). Il Fiscal Compact, invece, ha bisogno dal primo gennaio del 2013 di essere stato approvato almeno da dodici appartenenti al club della moneta unica. È stato il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, intervenuto in udienza, a dire senza esitazione che ritardi significativi nell’entrata in funzione dell’Esm potrebbero scatenare nuove turbolenze dei mercati. Non la pensa esattamente così, invece, il presidente della Bundesbank Jens Weidmann».