Rassegna, 11 luglio 2012
Monti e lo scudo anti-spread: «Potrebbe servire all’Italia»
• Ora che il meccanismo di stabilizzazione degli spread è definito quasi completamente, Mario Monti per la prima volta ha detto che il governo italiano «potrebbe» farne uso: secondo le sue previsioni non accadrà, ma «sarebbe ardito dire che l’Italia non avrà mai bisogno di questo o quel fondo, il principio della prudenza induce a non dirlo». Il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono due possibili modalità di intervento da parte dei Fondi europei di garanzia (Efsf ed Esm): quelli diretti a Paesi da «salvare» e quelli di mera stabilizzazione dei tassi di interesse sul debito, per i Paesi virtuosi. Monti ha fatto questo esempio: l’Italia potrebbe avere bisogno di «un sostegno temporaneo con acquisti su mercato secondario e primario di titoli», per «contenere le fluttuazioni degli spread», ma «non un aiuto per sanare» gli squilibri «e pagare gli stipendi degli impiegati pubblici», come avviene in Grecia. [Galluzzo, Cds]