Rassegna, 10 luglio 2012
Crollo del mercato dei mutui: -47%
• Nei primi tre mesi del 2012 i mutui in Italia sono andati giù del 47%. Peggio ancora le richieste per ristrutturazioni, surroghe, consolidamenti del debito, che hanno segnato -80%. Male anche il credito al consumo, sceso dell’11%. Sono dati dell’osservatorio Assofin-Crif-Prometeia, che prevede una crescita solo nel 2014. Spiega la Ardù su Rep: «Sui mutui c’è poco da sperare. Il taglio del tasso di riferimento deciso dalla Banca centrale europea sceso al minimo storico dello 0,75% sarebbe un buon incentivo. Ma è un incentivo che secondo l’Osservatorio, in Italia viene quasi annullato dall’alto costo del denaro pagato dalle banche, costo che viene scaricato sui clienti. E non è finita. Gli istituti di credito, stretti dalla mancanza di liquidità e dalle nuove regole sul capitale, hanno irrigidito i criteri per la concessione. Chiedono più garanzie e finanziano una quota meno elevata del valore dell’immobile, il 50% contro l’80-100% degli anni d’oro. Oggi appena il 5% dei nuovi mutui erogati ha finanziato fino all’80%. Ma più che il livello dei tassi è il clima di incertezza a governare le scelte degli italiani. Non a caso la metà dei mutuatari sceglie formule che proteggano contro eventuali futuri innalzamenti dei tassi: aumentano le quote dei mutui a tasso misto e fisso (entrambe al 27% nei primi tre mesi del 2012)».