Rassegna, 10 luglio 2012
Ospedali, settemila posti letto in meno
• Il primo effetto dei tagli alla sanità previsti dalla spending review saranno «settemila posti letto in meno negli ospedali pubblici a partire dal 2013». Lo ha annunciato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, parlando a un convegno del Pd, e spiegando che questo non significherà «una riduzione dei servizi ai cittadini», ma solo «una razionalizzazione», nell’ottica di raggiungere lo standard di 3,7 posti letto per mille abitanti, invece dei 3,9 attuali. Il taglio dei posti letto, assieme alla riduzione sostanziosa delle spese per i farmaci e per gli acquisti, farà risparmiare quasi 8 miliardi. Ma le misure previste hanno fatto infuriare le regioni, che temono il rischio di implosione del sistema sanitario. Il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, si è spinto più in là: «Sono assolutamente convinto che la spending review, così come è impostata sia incostituzionale. Quindi faremo ricorso alla Consulta, è il minimo». [Santarpia, Cds]