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 2012  luglio 10 Martedì calendario

All’Eurogruppo scontro tra Nord e Sud

• A Bruxelles il lungo vertice dell’Eurogruppo dei 17 ministri finanziari che deve attuare gli accordi politici anti-crisi decisi nell’ultimo vertice dei capi di Stato e di governo. Dalle prime discussioni si è capito che rimane la spaccatura tra l’asse dei Paesi del Nord (Germania, Olanda e Finlandia) e quelli del Sud (Italia e Spagna, appoggiati dalla Francia). Ecco i problemi principali da affrontare: il salvataggio delle banche spagnole sull’orlo del collasso; l’uso anti-spread del fondo salva Stati Efsf/Esm per acquistare titoli dei Paesi dell’eurozona sotto attacco della speculazione; la centralizzazione della vigilanza bancaria nella Bce di Mario Draghi, come primo passo verso Unione bancaria e garanzie comuni dei depositi. [Caizzi, Cds]

• Secondo Caizzi del Cds «il problema considerato più urgente è stato l’aiuto alle banche spagnole. Interessa tutti perché i possibili effetti sistemici potrebbero coinvolgere istituti di credito a catena in molti Paesi membri (Germania compresa). Questo ha creato il consenso nell’ultimo summit. Ma nessuno sa quanto è profonda la voragine delle perdite bancarie in Spagna, né se gli aiuti “fino a 100 miliardi” saranno sufficienti. Lo stesso ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos, che è il più interessato ad accelerare i tempi, già entrando nella riunione a Bruxelles ha ammesso di aspettarsi l’accordo operativo solo “nell’Eurogruppo che faremo il 20 luglio”. Nel summit di giugno il governo di Madrid ha ottenuto che il fondo salva Stati presti direttamente alle banche spagnole per non aumentare il suo debito pubblico. Ma Germania, Finlandia e Olanda pretendono prima la vigilanza bancaria centralizzata nella Bce, che per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble “richiede tempo”. Draghi ha auspicato un accordo sulla nuova normativa entro fine anno. Altre fonti stimano il 2013 inoltrato. Nel frattempo la Spagna dovrebbe garantire che le sue banche restituiranno i prestiti.

• Bonanni su Rep scrive che sono state due le decisioni prese ieri notte a Bruxelles: «La prima è quella di concedere alla Spagna un anno di tempo in più, dal 2013 al 2014, per riportare il proprio deficit sotto la soglia del tre per cento. La seconda è la proroga fino alla fine dell’anno del mandato al lussemburghese Jean Claude Juncker come presidente dell’Eurogruppo. Per succedergli, il candidato più accreditato resta al momento il tedesco Wolfgang Schauble».