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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Nicoletta Mantovani

• Bologna 23 novembre 1969. Vedova di Luciano Pavarotti (1935-2007). Nel 2009 è stata per pochi mesi assessore alla cultura del Comune di Bologna. Da giugno 2014 è assessore alla cooperazione e relazioni internazionali del Comune di Firenze «Chi meglio di lei che ha girato il mondo col marito, può ricoprire l’incarico?» (Dario Nardella, sindaco di Firenze).
• Timida, occhi chiari dietro gli occhiali, studentessa di Scienze ambientali, figlia di un collaboratore del Maestro, lo conobbe nel 1993 (lui era sposatissimo con Adua Veroni, dalla quale aveva avuto tre figlie) e fu subito amore: «Prima le foto rubate sui giornali rosa, nel quasi-bunker di Pesaro, proprio lì dove la famiglia Pavarotti aveva passato tante vacanze; altre foto rubate alle Barbados, poi la coppia esce allo scoperto, pronta all’uragano di critiche, ma soprattutto di dubbi sulla credibilità di quell’amore. Comunque lui è pronto a divorziare. Il match con Adua Veroni è duro, e dopo i colpi del dolore arrivano quelli dei miliardi. Assistita dall’avvocato Fornero, con calma e sempre quella determinazione che non faceva rumore ma i fatti, Adua avanza la sua richiesta: vuole metà del patrimonio... Nicoletta appare poco, ma diventa sempre più carina, si fa tagliare i capelli, poi metterà anche le lenti a contatto. Big Luciano si innervosisce un po’, poi paga, anzi patteggia come farà anche con il fisco. Di Adua Veroni, la signora bionda e dal piglio manageriale made in Modena non si parla più sui rotocalchi. Si ritira con classe, un’ottima buonuscita, ma l’amarezza passa nei suoi occhi, nelle ultime rare volte in rappresentanza della sua agenzia per l’opera lirica. Nicoletta Mantovani diventerà signora Pavarotti il 13 dicembre del 2003, giorno di Santa Lucia, damigella alle nozze in rosa cipria sarà la piccola Alice, di 11 mesi, la loro figlia, nata con un gemellino, Riccardo, non sopravvissuto. Per la coppia raggiante (“ma che caratterino, la Nico”) da qualche anno un’altra passione era già scoppiata, a unirli in complicità: il pop e il rock. La giovane donna ne è appassionata, per Luciano questa contaminazione con la lirica sembra essere diventata un’altra fonte di giovinezza. E di quel fantasmagorico “Pavarotti & Friends”, fanno una festa per big della musica mondiale, da Liza Minnelli a Bono, da Eric Clapton a Zucchero a Sheryl Crow... La coppia si impegna anche in World Child, per i bambini del mondo: l’amore è grande, ci pensa Big Luciano. L’organizzazione, i contratti sono compito di Nicoletta, che si dimostra manager, quasi che a quell’uomo a volte capriccioso piacciano davvero solo le donne toste» (Claudia Provvedini).
• Inevitabili dopo la morte del marito (6 settembre 2007) malignità, polemiche e battaglie legali sull’eredità con le di lui figlie di primo letto Lorenza, Cristina e Giuliana: «Ad accendere l’interesse delle cronache fu prima la vicenda del doppio testamento di Luciano Pavarotti. In particolare del cosiddetto “testamento americano”, redatto in luglio nella villa di Pesaro che affida alla esclusiva gestione di Nicoletta i beni americani (un tesoretto da 10 milioni di dollari fra cui tre appartamenti vicini a Central Park ed una piccola collezione d’arte con capolavori di Matisse). Una decisione che sembra non sia piaciuta alle figlie se il loro legale si era riservato la possibilità di una impugnazione» (la Repubblica).
• Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, nell’ottobre 2007 precisò: «Non c’è nessun dissapore con le figlie, ed è disdicevole che stampa e tv tentino di incrinare questo rapporto».
• Ritenutasi diffamata da alcune dichiarazioni rese dopo la morte del tenore, presentò una richiesta di risarcimento danni per 30 milioni di euro contro Lidia La Marca, moglie del direttore d’orchestra Leone Margiera, e Franca Corfini Strata, consorte del dietologo del Maestro: «Le due donne avevano reso dichiarazioni su presunti dissidi tra Nicoletta e il maestro, che avrebbe anche espresso l’intenzione di separarsi» (Corriere della Sera). La vicenda venne poi conclusa nell’aprile 2008 con l’abbandono della causa da parte della Mantovani.
• Da anni malata di sclerosi multipla, per molti anni si è curata a New York («ho scoperto di essere malata sei mesi dopo che mi ero messa con Luciano»), poi, nel 2012, affidandosi al metodo ancora molto discusso negli ambienti scientifici internazionali, del chirurgo ferrarese Paolo Zamboni, si sottopone a un intervento chirurgico. «Per tutti questi anni, la stanchezza e la mancanza di equilibrio, che ogni mese per qualche giorno si trasformava in vertigini costringendomi a letto, non mi hanno abbandonato mai, forse anche perché non ho preso farmaci. Però, dopo l’operazione questi sintomi sono spariti e ora sto bene come non sono mai stata in vita mia. Durerà? Non so, incrocio le dita» [Cds 4/2/2013].
• Dal 2010 ha un nuovo compagno: Filippo Vernassa, direttore teatrale a Bologna. Di lui dice: «L’amore è nato piano piano. Col tempo ci siamo scoperti, abbiamo imparato ad apprezzare e accettare qualità e difetti dell’altro. E poi c’era Alice: per me era difficile presentare a lei qualcuno di cui non fossi davvero sicurissima. E per lui, che non ha figli, non era facile entrare in un ménage mamma-figlia» [Chi 16/1/2013].