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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Franco Purini

• Isola del Liri (Frosinone) 9 novembre 1941. Architetto.
• Per anni docente di composizione architettonica e urbana presso la facoltà di architettura a Valle Giulia. «Il disegno è una bellissima preghiera laica».
• Progettista di Eurosky Tower, primo grattacielo di Roma, tra i quartieri Eur e Torrino: 120 metri d’altezza per 27 piani in cemento e granito.
• «Ha costruito poco; troppo poco, ma ha contribuito moltissimo al lavoro di altri architetti, anche con le sue partecipazioni esemplari a concorsi, i cui esiti, si deve dire, non sono stati altrettanto esemplari» (Vittorio Gregotti).
• Collabora con Gregotti, con il quale progettò il quartiere Zen di Palermo. «Negli anni Ottanta ho partecipato insieme a lui al progetto di ricostruzione di alcuni comuni della Val Belice, in Sicilia. È stato un momento di grande impegno civile. A Gibellina ho realizzato l’opera di cui vado più fiero: la Casa del Farmacista» (A Flavia Gamberale) .
• «Metà degli italiani vive in case costruite 30-40 anni fa. La quasi totalità delle periferie moderne nasce allora. C’è da allarmarsi. Credo che quella generazione di edifici soffra di un male oscuro. Modifiche interne dissennate e non dichiarate, sopraelevazioni, aumenti di carico, appesantimento dei solai, cantine o garage scavati clandestinamente, pareti portanti spostate, piloni mozzati, laboratori ricavati al piano terra che alterano l’equilibrio statico» (a Marina Garbesi) .
• «La sua passione per le forme la coltiva sin da quando era bambino. Da quando, nei primi anni Cinquanta, vede crescere sotto ai suoi occhi i palazzoni del quartiere Tuscolano, a Roma. “Fu uno dei primi piani di edilizia pubblica del dopoguerra”, ricorda, “avevo 10 anni e abitavo al Quadraro. Mi viene in mente l’incessante rumore delle gru che modellavano un territorio ancora poco urbanizzato, dove i pastori vivevano in rudimentali costruzioni di tufo”. A partire da quel momento decide che anche lui, da grande, plasmerà gli spazi. Così, dopo un percorso scolastico non proprio senza intoppi (“Fui bocciato al quarto anno del liceo scientifico”, ammette, “ma devo dire che anche questa è stata un’esperienza molto formativa”), si iscrive alla facoltà di Architettura di Valle Giulia, con il silenzio assenso dei genitori. “La mia scelta non è stata influenzata dalla famiglia. Mio padre fabbricava protesi ortopediche. Quanto di più distante dal lavoro di architetto. Eppure da lui ho ereditato il senso della competizione con la materia”. La tesi di laurea la discute nel 1971 con Ludovico Quaroni, noto urbanista esponente del Movimento moderno. Ma più che a lui, Purini deve molto a Maurizio Sacripanti. Il suo vero maestro, con il quale collabora sin dalla metà degli anni Sessanta, non ancora laureato. “Lo studio era vicino a piazza del Popolo, in pieno centro a Roma”. Da Sacripanti non esistevano né i sabati né le domeniche. Si lavorava sempre. Quella forse è stata l’esperienza lavorativa che più mi ha formato”» (Flavia Gamberale).
• «Il progetto è un atto di conoscenza e di giudizio sul mondo».
• Sposato con l’architetto Laura Thermes con la quale lavora dal 1966. Studio a Roma. (a cura di Lauretta Colonnelli).