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 2012  maggio 31 Giovedì calendario

Biografia di Franca Pilla

• Reggio Emilia 19 dicembre 1920. Moglie di Carlo Azeglio Ciampi, al quale ha dato due figli.
• «Famiglia cattolica e benestante (padre dirigente della Banca d’Italia, madre casalinga), sorella di un avvocato, la dipingono moglie devota, madre perfetta, nonna affettuosa, suocera brontolona. E come una donna molto simpatica. Non ama proprio cucinare: ha sempre delegato tutto alla governante Oriella Masi. Degli occhi azzurri di Carlo Azeglio si è innamorata al primo incontro nel ’38 a casa di amici, a Livorno. Fu lei a convincere il giovane professore tutto preso dagli studi umanistici a garantirsi un più solido futuro partecipando a un concorso alla Banca d’Italia; è una cattolica rigorosa che guarda storto chi si separa o, peggio, chi, sposato, ha anche altre amicizie femminili» (Marilena Bussoletti).
• «Ha poco, pochissimo, della regina Elisabetta e molto, moltissimo, della nonna italiana versione Duemila. Sua Franchezza, Franca Ciampi insomma, ama riciclare le borsette. Sua Franchezza rivendica il diritto a essere spiccia di nome e di fatto. Per il resto è una nonna del Duemila, vale a dire vicina al marito, tenera con i nipotini, ma anche piena di impegni, intenzionata a godere il lato piacevole della vita. Quel suo modo simpatico, un po’ da professoressa delle medie, di replicare alla domanda di una cronista che le chiedeva se si fosse commossa il giorno del giuramento al Quirinale: “Ma cocca, Franca Ciampi non piange mai”, l’affettuosa e mondana dimestichezza con vecchi amici qual è Eugenio Scalfari: “Ciao, amore”, la tenace difesa delle cene con i soliti dodici, più o meno l’Italia dei garanti più qualche giornalista, qualche ministro. Le perle un po’ Barbara Bush. Le manca, dicono, un pizzico di diplomazia. Abituata a bere una camomilla quando si sveglia di notte» (Maria Latella).
• Ha inventato l’espressione “tv deficiente” («leggete libri invece di guardare quella tv deficiente», nel 2002, l’espressione, ripresa di continuo, divenne tra l’altro una rubrica del Foglio tenuta da Guia Soncini); se l’è presa («cretino») col conduttore tv Enrico Papi; ha rivolto un improvviso «lei è molto sexy, come mi avevano detto» a Paolo Longo, corrispondente Rai da Pechino; mentre accompagnava il marito presidente in un viaggio a Napoli se n’è uscita con l’affermazione che la gente del Sud è più buona di quella del Nord.
• A un cronista, sull’eventuale richiesta di un secondo mandato presidenziale al marito: «Caro amico, adesso basta! Nessuno si sogni di tirare fuori il solito Orazio e la faccenda del dulci et decorum est pro patria mori... Carlo ha già dato abbastanza alla patria, volete vederlo morto? Dovrebbero tutti lasciarlo in pace».
• Terminato il settennato al Quirinale: «Adesso me lo posso godere di nuovo, come un marito. Io e Carlo ci siamo conosciuti sui banchi di scuola ma ho ancora tanta voglia di stare con lui» (ad Alessandra Arachi).
• «Franca e Carlo Azeglio Ciampi, che sono stati la Repubblica, non fanno pensare ai re innamorati raccontati da Shakespeare, ma a Montale che, pur disordinato nella vita sentimentale, ha scritto la più bella delle odi all’amore coniugale: “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale / e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino…”» (Francesco Merlo) [Rep 4/11/2007].
• «Una volta, visitando la pinacoteca di Capodimonte, si finse gelosa e scagliò un imbarazzante anatema su una nudissima Venere dipinta da Luca Giordano: “Ciampi non guardare... portiamolo via”» (Marzio Breda) [Cds 18/04/2013].
• Ricordando la loro vita insieme, la commozione di Carlo Azeglio Ciampi intervistato da Serena Dandini a Parla con me: «Ha avuto una moglie straordinaria… “Siamo sposati da 64 anni…”. Scusi se vado sul personale, ma ci sarà un segreto… “Non ci siamo mai… Non ci siamo mai addormentati, in discordia. Mai… Un giorno…”».
• «Ancora in sella alla sua vecchia Graziella sgraziata, nel 2006 gongolava: "È che quando vado in bicicletta mica si vede che ho 85 anni"» (Domenico Occhipinti) [bikesharing.gazzetta.it 16/12/2013].