Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Giancarlo Fisichella

• Roma 14 gennaio 1973. Pilota automobilistico. Dal 2012 con la Ferrari 458 Italia della scuderia Af Corse di Piacenza (campionato Endurance), con la quale ha vinto anche la 24 ore di Le Mans (2012). «Quando ero un adolescente c’erano diversi posti, nella periferia della mia città, dove si correvano gare clandestine e pericolosissime. Io lo sapevo e, in qualche occasione, le ho viste fare. Era difficile resistere, ci si incontrava in tanti con le macchine messe assieme in qualche modo. Ma c’era una brutta atmosfera, niente di sportivo e perfino poco divertimento. Potevo caderci anch’io, mi ha salvato il fatto che la passione per le corse ha molto presto lasciato la strada a vantaggio della pista».
• Figlio di Roberto, meccanico siciliano titolare di un’officina di riparazioni, e di Anna Maria, debuttò nel 1992 nel tricolore di Formula 3 su Dallara-Fiat del team Ravarotto, nel 1994 vinse il titolo in Formula 3, nel 1995 fu chiamato come collaudatore dal team Minardi-Scuderia Italia, con cui nel 1996 fece l’esordio in Formula 1 (GP d’Australia).
• «Il padre: “Lo portavo sui kart in una pista qui vicino: è così che gli ho attaccato la mia passione per la corsa” racconta. “Pensi che quando andava sui kart era lui, suo padre, a fargli fare ‘sega’ a scuola!”, ricorda ridendo Fabrizio Stilli, amico di Giancarlo Fisichella e suo fan da sempre» (Rory Cappelli e Silvia Scotti)[Cds 4/9/2009].
• Miti giovanili «A inizio carriera Lauda, poi mi ha ipnotizzato Senna, un mostro, Ayrton è il migliore che mi sia capitato di vedere» (a Elio Pirari) [Fat 8/9/2014].
• Ha raccontato che tutti i familiari erano presenti quel «mitico 5 gennaio 1997» quando a letto con l’influenza ricevette la copia del contratto inviato dalla Jordan: «Avevo la febbre alta e, quando m’hanno detto che era arrivato il contratto, credevo d’aver sognato. Mi son detto: è uno scherzo della Befana». Poi quattro stagioni con la Benetton, nel 2002 di nuovo alla Jordan. Nel 2004 guidò una Sauber, nel 2005 il ritorno con Briatore, questa volta alla Renault. Prima vittoria nel 2003 a Interlagos (Brasile) con la Jordan: per un calcolo sbagliato di doppiaggi e giri effettuati prima dell’interruzione della gara, la Fia si accorse che aveva vinto con una settimana di ritardo. Secondo successo a Melbourne nel 2005: «Era il primo Gp della stagione. A poche ore dal via la mia compagna Luna mi telefonò dicendo che nostro figlio Christopher si era sentito male. La minacciai: o mi racconti tutto o non corro. Riuscì a tranquillizzarmi. Vinsi e tornai col primo aereo». Terzo successo nel 2006 a Sepang, in Malesia: «A metà gara c’erano settanta gradi. Un po’ di gente era bella cotta. Personalmente ho perso due chili e mezzo».
• Nel 2008 con la Force India (motorizzata Ferrari) del magnate Vijay Mallya, nel 2009 alla Ferrari per sostituire Luca Badoer (a sua volta sostituto dell’infortunato Felipe Massa) nelle ultime cinque gare della stagione. Tra le difficoltà riscontrate alla guida della monoposto di Maranello, la complessità dei comandi al volante che l’avrebbero fortemente penalizzato nelle corse.
• In rosso fino al 2012, ricoprendo diversi ruoli tra i quali terzo pilota, collaudatore e responsabile commerciale.
• «Sul giro secco e sul bagnato è un razzo, e sono i due aspetti dove di un pilota conta la capacità purissima di essere veloce e la sensibilità di guida in condizioni di aderenza precaria» (Giorgio Belleggia).
• Già residente a Montecarlo (1996-2002), al rientro in Italia s’accordò con l’Agenzia delle Entrate di Roma (avrebbe pagato 3,8 milioni di euro). Pare che il suo debito, accumulato tra il 1998 e il 2002, fosse di 17,2 milioni di euro.
• Nel 2012 truffato (tra gli altri, insieme all’ex calciatore Gigi Di Biagio) nell’ambito dell’acquisto del 15% delle quote del centro sportivo Olgiata Fitness Club di Roma, al prezzo di 130 mila euro: «La promessa era di un utile di 80 mila euro il primo anno, ma la realtà di un debito di 3 milioni con l’Olgiata Verde srl, vera concessionaria per la costruzione dell’impianto, sorto nel 2010 ma mai decollato» (Fulvio Fiano) [Cds 11/7/2012].
• Tifosissimo della Roma, è un ottimo giocatore di calcio. Alberto Zaccheroni, che l’ha visto all’opera con la Nazionale piloti: «È il più bravo, il più veloce, quello che prende più iniziative».
• Tra le passioni anche il poker, nella variante Texas hold ’em. Ha iniziato a giocare sfidando Robert Kubica e Fernando Alonso nel paddock.
• Ha raccontato di sé e dei trucchi per essere un ottimo automobilista in Ma chi ti ha dato la patente? (Mondadori, 2006, con Leo Turrini).
• Per anni testimonial contro gli effetti dell’alcol sulla guida, ha prestato il suo volto anche negli spot di una marca di birra analcolica.
• Cattolico, non crede agli oroscopi.
• Si è sposato nel 2009, dopo 16 anni tra convivenza e fidanzamento, con Luna Castellani (ex soubrette di Non è la Rai): «Mi ha voluto quando ancora non ero il pilota Fisichella e questo per me vuol dire molto. Luna è stata fondamentale. Certo come tutte le coppie abbiamo avuto momenti belli e momenti difficili. Ma anche quelli li abbiamo sempre superati insieme». Tre figli: Carlotta, Christopher e Carolina.