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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Giuseppe Fioroni

• Viterbo 14 ottobre 1958. Medico (angiologo). Politico. Già sindaco di Viterbo (1989-1995), eletto alla Camera nel 1996, 2001, 2006, 2008, 2013 (Ulivo/Margherita/Pd). Ministro dell’Istruzione nel Prodi II (2006-2008). «Il primo giorno che sono arrivato nello studio del ministro in viale Trastevere, mi hanno chiesto: “Vuole la scrivania che è stata di Benedetto Croce o quella di Giovanni Gentile?”. Mi è venuto spontaneo rispondere: “Ma che state a di’?”».
• Membro della direzione del Pd (rieletto dopo il congresso del 2013), riuscì a candidarsi alle politiche del 2013 dopo aver chiesto (e ottenuto) una deroga al regolamento interno del partito che impone lo stop dopo tre mandati.
• Critico con il segretario Matteo Renzi dai tempi delle primarie 2012: «Se Renzi vuole davvero partecipare alle primarie del Pd dev’essere serio e prendere la decisione di dimettersi da sindaco di Firenze» (a Francesco Alberti) [Cds 5/9/2012]. Sostenitore di Gianni Cuperlo alle primarie 2013, del nuovo segretario ha continuato a dire: «Deve evitare il populismo elastico di chi dice a ognuno quel che vuole sentirsi dire»; «Il Pd non deve ammalarsi di berlusconite postuma, e in certi suoi discorsi rivedo il morbo».
• Nel 2012 sostenne Pierluigi Bersani, seppur contestando l’eccessiva apertura a sinistra: «Se vince farà un partito socialdemocratico, stringerà con Renzi un accordo di potere. E noi saremo fatti tutti fuori» (a Marco Damilano) [Esp 30/11/2012]. Il «noi» era riferito alla componente cattolica del Pd, della quale Fioroni fa parte insieme ad altri ex Popolari (Rosy Bindi, Franco Marini ecc..).
• Alle quirinalizie del 2013 prese un voto. Rieletto Napolitano, si schierò subito dalla parte del governo del presidente: «Dobbiamo dare la nostra disponibilità senza se e senza ma al governo del presidente (...) Se nel Pd qualcuno si azzarderà a votare contro il governo non potrà cavarsela così, fischiettando e facendo finta di niente. Questa è l’ora della responsabilita. E gli irresponsabili non li vogliamo più» (a Claudio Cerasa) [Fog 23/4/2013].
• Per fugare ogni sospetto di essere tra i 101 che impallinarono Romano Prodi candidato al Colle, pubblicò la foto della sua scheda con sopra il nome dell’ex presidente del Consiglio.
• Sul finire del 2012 mostrò interesse alla lista che nasceva intorno a Mario Monti, sostenendo che con quel progetto «il centro avrebbe la possibilità di spostare l’equilibrio della prossima coalizione di governo lontano dalla sinistra» [Fog 12/12/2012]. Cambiò idea in breve tempo, dicendo ai suoi che quel partito «rischiava di essere un “guazzabuglio peggiore del Pd” e che quindi ogni ipotesi di scissione non è più da considerare» (Claudio Cerasa) [Fog 19/12/2012].
• Insieme ad altri cattolici ha presentato un emendamento alla legge contro l’omofobia, per evitare che «possa essere usata contro la libertà di espressione. Pensare e dire che il matrimonio sia solo tra un uomo e una donna non può in alcun modo essere considerato discriminatorio e quindi sanzionato penalmente» (a Maria Antonietta Calabrò) [Cds 8/8/2013].
• Accusato dall’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi di essere il destinatario di fondi per spese e multe automobilistiche. Franco Bechis: «La sua auto spende di più in infrazioni del codice della strada che in benzina. Ed è una progressione: nel 2009 Fioroni si è fatto rimborsare dalla Margherita 759 euro di multe. Nel 2010 le trasgressioni al codice della strada sono esplose a 11.811,57 euro. Nel 2011 la spesa è più che raddoppiata: 24.784,02 euro comprese quelle del mese di dicembre. In più sono arrivate da una società di noleggio vecchie multe per 352 euro supplementari» (Franco Bechis) [Lib 24/7/2012]. Risposta di Fioroni: «Questa storia mi ha proprio scassato le balle. La macchina non era mia, era della Margherita. Se devo andare a un convegno, non posso rimanere bloccato nel traffico» (a Maria Elena Vincenzi) [Rep 25/7/2012].
• Da ministro dell’Istruzione reintrodusse – di fatto – gli esami di riparazione nella scuola italiana, stabilendo che i debiti formativi (vulgo: i brutti voti) venissero recuperati prima dell’inizio del successivo anno scolastico, con corsi di recupero e relative interrogazioni di verifica. L’anno scolastico 2007-2008 avrebbe prodotto, a causa di questo, un 50% di non promossi a giugno. La mossa suscitò forte proteste negli studenti, che nel 2007 organizzarono un Vaffafioroni day. I provvedimenti furono comunque confermati dal suo successore a viale Trastevere Mariastella Gelmini.
• Altre azioni da ministro: promosse i corsi di recupero da svolgersi all’interno della scuola; impose un tetto al numero di insegnanti di sostegno; implementò il sistema di valutazione degli insegnanti Svn (ideato dalla Moratti) con l’Invalsi e la valutazione dei dirigenti scolastici (poi sperimentato dal ministro Gelmini e adottato definitivamente del ministro Profumo); ideò il bonus maturità per il test d’ingresso all’università (entrato in vigore solo nel 2013).
• Critico con il ministro Profumo. Della sua riforma disse che sembrava perseguire «una scuola di qualità per pochi e un nuovo avviamento professionale per tanti» [Corrado Zunino, Rep 4/6/2012].
• In seguito all’arresto di Manlio Cerroni all’inizio del 2014, il suo nome è comparso nell’elenco di politici che avrebbero ricevuto omaggi dall’imprenditore romano.
• «Cresce in tre camere e cucina, a 16 anni vince le elezioni scolastiche, prende il virus della politica e, l’anno dopo, la tessera della Dc. Quando inizia la scalata alla Balena bianca il padre macellaio gli strappa un giuramento che non tradirà: “Promettimi che non vivrai di politica”. Snobba Marx, legge Lutero ma pure Che Guevara, miscela Mozart, Guccini e gli Intillimani, si fa tentare dalla filosofia e sceglie medicina: 110 e lode alla Cattolica e docenza al Gemelli» (Monica Guerzoni).
• Vicino all’ex presidente del Senato Franco Marini e gradito all’ex presidente della Cei Camillo Ruini «anche per il sostegno nella campagna astensionista dell’episcopato italiano sulla procreazione assistita. Quando il leader dei vescovi italiani fece appello alla “compattezza dei cattolici nell’astensione”, fu l’ex dc Fioroni a zittire gli alleati diessini che gridavano all’interferenza vaticana mirata a far fallire il raggiungimento del quorum» (Giacomo Galeazzi).
• «Fu eletto sindaco di Viterbo quando aveva appena 31 anni e sofficemente, alla democristiana, rottamò i nemici interni» (Marco Damilano) [Esp 30/11/2012]. Pare sia stato anche uno dei più agguerriti sponsor dell’apertura al pubblico dell’aeroporto militare della città laziale, progetto poi stoppato dal piano di sviluppo nel gennaio 2013.
• Pensionato, nel 2010 all’indennità parlamentare aggiungeva anche 1.218 euro al mese. È al 462esimo posto dei primi 500 italiani per presenze sui giornali (Corriere della sera, La Repubblica, La Stampa, l’Espresso).
• Polemiche per la candidatura dell’allora sua segretaria alle politiche 2008 (vedi PEDOTO Luciana): «Luciana è una con le palle e non mi va di sentir dire che è una segretaria. È un normale quadro di partito e se sta qui è solo perché ha accettato, per pura cortesia, di venire a darmi una mano nel tempo libero» (a Monica Guerzoni) [Cds 6/3/2008].
• Sposato con l’insegnante Rosetta, un figlio, Marco, che fece la maturità nel 2007 (stesso liceo scientifico privato del padre, il “Cardinal Ragonesi” gestito a Viterbo dai frati maristi, voto 78/100), per evitare malignità fece scegliere le tracce per il tema d’italiano e le altre prove scritte al viceministro Mariangela Bastico.
• Vive sulla Cassia, in un appartamento di tre vani e mezzo. «Epperò anche il prezzo a cui l’ha acquistato è davvero mignon: appena 94.000 euro. Secondo la stima Cerved quell’appartamento vale almeno tre volte il prezzo di vendita» (Mario Giordano) [Tutti a casa, Mondadori, 2013].
• Vicepresidente della Fondazione Italia Usa.