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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Publio Fiori

• Roma 25 marzo 1938. Avvocato. Politico. Eletto deputato per la Democrazia cristiana nel 1979, 1983, 1987, 1992, per Alleanza Nazionale nel 1994, 1996, 2001. Sottosegretario alle Poste nell’Amato I (1992-1993), alla Sanità nel Ciampi (1993-1994), ministro dei Trasporti nel Berlusconi I (1994-1995). Capo pattuglia dei cristiano-sociali di An, che a Fiuggi contribuì a fondare, ruppe con Fini a causa del referendum sulla fecondazione del 2005. Presidente della nuova Democrazia cristiana, nel luglio 2006 Gianfranco Rotondi lo espulse accusandolo di abuso di potere (ma aggiungendo che comunque gli voleva bene).
• «Comincia come tavianeo (anche i tavianei esistevano, allora), poi si mette nell’ombra di un personaggio chiave della scena politica romana, Amerigo Petrucci, potente sindaco della capitale di parte andreottiana. Ritroviamo così Publio Fiori presidente dell’Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia) i cui compiti oggi ci sfuggono, ma che allora era un importante snodo assistenziale del partito-stato democristiano. Nel 1971 Fiori è poi eletto consigliere comunale a Roma, diventa assessore ai Lavori Pubblici e nel 1975 consigliere regionale e capogruppo dc alla regione Lazio. Mostra subito prepotenti doti presidenzialiste, si fa notare e purtroppo lo notano anche le Brigate Rosse. Il 2 novembre del 1977 è vittima di un brutto attentato, di quelli che i brigatisti portano a segno contro bersagli “facili” e di grande effetto. Publio Fiori non ha la scorta e ferirlo alle gambe non comporta nessun rischio per i terroristi. Trionfale, due anni dopo, nel 1979, il suo ingresso in Parlamento: viene eletto con 100.000 voti di preferenza» (Il Foglio).
• Nell’ottobre 2006 ha fondato il partito Rifondazione Dc.
• Tifoso della Lazio (ha presieduto il fan club del Parlamento).
• Sposato con Marta Moroni, tre figli tra cui Alessandra che nel 2013 ha pubblicato il romanzo Il cielo è dei potenti (E/O), ispirato alle vicende di suo padre e finalista al Premio Strega.