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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Irene Grandi

• Firenze 6 dicembre 1969. Cantante. Nel 2007 grandi successi con i singoli Bruci la città e Come tu mi vuoi (è il brano che nel 66 cantava Mina). Nel 2009 al Festival di Sanremo con La cometa di Halley; nel 2015 con Un vento senza nome. Ultimi album: nel 2010 Alle porte del sogno, nel 2012 con Stefano Bollani Irene Grandi & Stefano Bollani, nel 2015 Un vento senza nome. «Il periodo Winehouse l’ho avuto anch’io. Ho provato tutte le droghe, a parte quelle pesanti, ma non ho impulsi autodistruttivi. Forse se avessi recitato di più la parte del personaggio maledetto avrei avuto più successo».
• Papà bancario, mamma casalinga. «Il fratello maggiore, invece, “è stato il mio ‘spaccio’ musicale, ascoltavo i suoi dischi: sono stata modellata con il rock anni 70. E un mito: Janis Joplin”. Studiava Lingue all’Università ma mollò tutto per cantare. “Avevo una scadenza: i miei genitori mi avrebbero ‘finanziata’ fino a 24 anni. Ma ero sicura di me, presuntuosa”. All’inizio si esibiva con Le Matte in Trasferta: “Quattro cantanti di Firenze: Simona Bencini e Rossella Ruini, che ancora cantano, Emi, che ora insegna yoga, e io. Le Spice Girls non erano ancora nate... se avessimo immaginato il successo del ‘girl power’ forse avremmo lavorato con più foga”. Dopo, non ha più diviso palco e canzoni con altre ragazze. “Con Carmen, Elisa, Giorgia ci siamo solo sfiorate. Per noi è più difficile imporci nella musica, sbagliare è facile. Ma forse, a tutte è mancata la fantasia: non abbiamo capito che in due si fa la forza”» (Sandra Cesarale).
• «Nel 1992 inizia la sua carriera di solista, e la sua potente voce attira l’attenzione di Dado Parisini, all’epoca produttore di Raf, con Un motivo maledetto. Nel 1993 partecipa a Sanremo Giovani e nel 1994 al Festival di Sanremo con Fuori, brano che riscuote un incredibile successo. Da lì Irene prende il volo» (Maxim).
• Carriera attraversata dalle collaborazioni con Jovanotti («Per me era inarrivabile, poi mi ha telefonato, dicendomi che al Festival faceva il tifo per me. È l’unico rapper italiano che vale la pena di ascoltare»), Eros Ramazzotti («Tenero, lavorava in una stanza grande come uno sgabuzzino»), Pino Daniele («Mi ha aperto la strada per il Sud»), Vasco Rossi, con cui ci sono state anche tentazioni sentimentali e che le ha scritto il brano La tua ragazza sempre, secondo classificato al Sanremo del Duemila.
• «Una faccia da ragazzina, due occhioni curiosi, un fisico minuto ma slanciato e morbido. E un’aria un po’ indifesa. Voce che trasmette energia» (Valeria Carones).
• «La maggior parte delle sue canzoni sono rock, molto “lanciate”, ma i testi, anche quando parlano d’amore, non sono banali» (Anna Langone).
• «Io punto anche sull’interpretazione, è importante per comunicare quello che si è, per raccontare una provocazione. Fare questo lavoro su di una canzone mi fa sentire più intelligente».
• Nel 2004 presentò il Festivalbar.
• Soffre di intolleranze alimentari: «Posso mangiare soltanto carne di struzzo. Non lo trovo mai. Ma sono autorizzata a cibarmi anche di pesce. O al massimo di tacchino. Pasta pochissima, e solo a pranzo. Vietati i latticini, i dolci, i pomodori, le melanzane, le patate e la lattuga».
• Nel 2003 sposò a Las Vegas Alessandro Carotti, il matrimonio durò cinque anni.
• Nel 2007 è uscito l’album Irenegrandi.hits, la sua prima raccolta di successi in cui inserì Come tu mi vuoi e la vecchia Estate di Bruno Martino.
• Nel 2008 pubblica la sua autobiografia ufficiale: Diario di una cattiva ragazza (Mondadori) scritta con Massimo Cotto. «Mi sono anche fumata uno spinello in diretta televisiva, l’ultimo giorno dell’anno. Su Raiuno, a Rimini, presentava Carlo Conti. A sorpresa, decidono di chiamarci sul palco per il brindisi di mezzanotte. Noi avevamo una canna in una mano e un petardo nell’altra. Così facevamo un tiro di canna e poi fingevamo che il petardo fosse un sigarone».
• L’ultimo disco di inediti è arrivato cinque anni dopo il precedente.
• Vive in una cascina fuori Firenze. «La natura manda segnali: se vedo una lepre so che incontrerò un uomo interessante; la cornacchia porta inquietudine; il gufino buone notizie. Da quando vivo in campagna, non ho più l’ormone a mille. Prima dovevo uscire, fare, incontrare. Ora mi sento saggia, appagata» (Ogg 24/2/2010).
• «Sono un’esperta in resurrezioni. Rinasco a ogni disco, elimino le persone che non mi hanno amato» (a Dario Cresto-Dina) [Rep 4/4/2010].
• «Mi piacciono molto gli uomini; sono una passionale, specialmente in amore. Mi piace vivere e godere. Ogni volta che ho voluto qualcuno me lo sono preso, pagando le conseguenze dei miei gusti. Mi è sempre piaciuto fare sesso, anche senza amore. Non ho pudori. Non ho ipocrisie. Non ho freni» (Chi 21/4/2010).
• «Sono una traditrice, ma accetto a mia volta di essere tradita. Non sono vanitosa e credo di non essere bella. So essere sensuale, questo sì» [ibidem].
• Ha due gatti: Mukki Pisani e Nino Caputo.