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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Cristiano Godano

• Fossano (Cuneo) 21 novembre 1966. Cantante. Autore e voce dei Marlene Kuntz, gruppo storico della scena rock italiana. Abbandonate le atmosfere noise degli esordi (Catartica, 1994, Il vile, 1996) a favore di sonorità più delicate (Bianco Sporco, 2005, Uno, 2007, Ricoveri virtuali e sexy solitudini, 2010 e Nella tua luce, 2013): «Siamo impressionati da come i Sonic Youth facciano sempre la stessa cosa, sempre migliorandosi. Ma siamo più vicini a Nick Cave o Neil Young che ci hanno abituato a terremoti notevoli».
• Al Festival di Sanremo nel 2012 con Canzone per un figlio (premio Sala stampa). Partecipando vollero sfidare «il pubblico in sala che ti guarda con una curiosità poco creativa e filistea; la tv che in Italia non ha una cultura di rispetto per il rock; il pubblico alternative pronto a darti per svenduto o per morto. E di attacchi su internet ce ne sono stati tantissimi» (ad Andrea Laffranchi) [Cds 27/1/2012].
• Nel 2008 l’esordio narrativo con I vivi (Rizzoli), nel 2009 al cinema in Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario. Dal 2012 ha un blog sul sito del Fatto Quotidiano.
• Laureato in Economia e commercio, dal 2008 è docente nel master in Comunicazione musicale dell’Università cattolica di Milano.
• «Credo al raptus dell’ispirazione che ti accende. Borges diceva: se la meriti, la sfrutti».
• «Scrivo prima la musica, poi le parole: il rock ha le sue esigenze, la melodia è fondamentale e il processo inverso per me sarebbe complicato» (a Laura Vincenti) [Cds 15/9/2012].
• «Il mondo femminile è per me fonte primaria di sogni, riflessioni e immagini: amo le donne e amo farmi sussurrare parole che diventano canzoni» [Carlotta Sisti, Gia 2/11/2013].
• «Non credo di essere mai stato un vero e proprio sperimentatore. Credo più che altro di aver sempre inseguito, io coi Marlene, la mia/nostra cifra espressiva, la mia/nostra personalità e la mia/nostra singolarità. Che non necessariamente passa per concetti come avanguardia e sperimentazione. Anzi...» [Claudio Lancia, Ondarock.it 19/9/2013].
• «Fare l’artista non lo intendo come una ribellione, non ho esigenze particolarmente trasgressive: ho un’indole riflessiva e mi è sempre piaciuto l’aspetto intellettuale di questo lavoro».
• Nel tempo libero ama leggere e stare a casa, «anche se non è molto rock».
• Indossa sempre degli stivaletti, ne ha trenta paia.
• Un figlio: Enrico (15 anni).