Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Lavinia Borromeo

• Milano 10 marzo 1977. Figlia del conte Carlo Ferdinando (Milano 8 dicembre 1935) e della modella Marion Sibylle Gabriele Zota (tedesca di Lubecca). Moglie di John Elkann (dal 4 settembre 2004) al quale ha dato i figli Leone (27 agosto 2006), Oceano (12 novembre 2007) e Vita (23 gennaio 2012). Sorellastra di Beatrice Borromeo.
• Bella e algida, bionda e schiva, «quando aveva sei anni il padre si separò dalla madre e si unì a Paola Marzotto, la figlia dell’esplosiva contessa Marta Marzotto, e da lei ebbe altri tre figli: Carlo, Beatrice (vedi Beatrice Borromeo) e Matilde. Insomma, quella dei Borromeo è una famiglia allargata e felice, in cui sono ottimi i rapporti tra i fratelli, così come quelli con la matrigna o la nonna. Lo dimostra il fatto che Lavinia abbia scelto come testimoni di nozze proprio Beatrice e Carlo, i più giovani del clan, confinando al ruolo di damigelle d’onore le altre due sorelle. La rampolla ha trascorso l’infanzia nella Lomellina, dove la famiglia possiede dei terreni, per poi trasferirsi nella sua adorata Milano. Qui ha frequentato l’International school insieme alla sorella Isabella (Milano 3 febbraio 1975), imparando l’inglese e allargando la sua rete di amicizie. È stata Isabella, proprio durante un viaggio all’estero, a presentare alla sorella l’uomo della sua vita. Lavinia si era recata a Londra, in visita alla sorella maggiore che da tempo era amica di Lapo Elkann. Con la complicità del rampollo Fiat è avvenuto l’incontro tra Yaki e Lav che si sono immediatamente scoperti affini per semplicità, riservatezza e voglia di viaggiare. Una volta tornata a Milano, dove ha vissuto in zona Sant’Ambrogio, Lavinia si è iscritta a Scienze politiche all’Università Cattolica e, nel tempo previsto, si è laureata con il massimo dei voti. Nel frattempo la storia con Yaki è continuata, come la sorella maggiore aveva predetto» (Tgcom).
• «Il loro matrimonio alle Isole Borromee è stato uno degli eventi mondani di cui si è molto parlato: settecento invitati, il gotha del potere pubblico e privato in Italia. Bella, giovane, elegante, ormai ricchissima, Lavinia si è messa subito a lavorare, cosa che aveva fatto soltanto saltuariamente prima, e ha creato una borsa per Trussardi. Si chiama La Vie (vi dice qualcosa La Vie, Lavinia) e magari potrebbe diventare una nuova Kelly, la borsa di Hermès resa famosa da Grace Kelly. Lavorare? Perché mai? Non certo per bisogno di soldi. Lavinia, una volta gli aristocratici aristocravano. Cioè non lavoravano finché le finanze lo consentivano. Lei ha un marito diciamo benestante. Che succede nel mondo? Perché lavorano anche quelli che potrebbero evitarlo? “Effettivamente potrei non lavorare. Ma mi piace l’indipendenza. Il lavoro è un modo per realizzarsi. Lavorare troppo no, è massacrante, ma sarebbe anche frustrante non lavorare per niente”... Ha amici poveri? ... “Dipende da che cosa si intende per povertà. Parliamo di persone che debbono lavorare per mantenersi?”» (Claudio Sabelli Fioretti) [Set 25/5/2005].
• Disegna e produce anche una linea di abbigliamento per bambini col marchio BLav.
• In famiglia la chiamano Lavi.