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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Romeo Benetti

Albaredo d’Adige (Verona) 20 ottobre 1945. Ex calciatore. Con la Juventus vinse due scudetti (1977, 1978) e una Coppa Uefa (1977), col Milan una Coppa delle Coppe (1973), giocò in A anche con Sampdoria e Roma. In Nazionale 55 presenze e 2 gol (Mondiali 1974 e 1978 compresi).
• Nel 1971 Milan-Bologna pose fine alla carriera di Franco Liguori, centrocampista del Bologna, con un «fallo da ergastolo» come lo definì l’infortunato. Venne aperta un’inchiesta, ma Benetti fu assolto. [Cds 5/11/2003].
• «Romeo Benetti allevava canarini in settimana e la domenica faceva collezione di tibie» (Gigi Garanzini). «Romeo Benetti, grande mediano di spinta del Milan, della Juve e della Nazionale, al quale sono grati molti ortopedici» (Carlo Vulpio).
• «Il calcio non è per signorine: è uno sport di contatto».
• Nel 2008 il tabloid inglese Sun l’ha messo al quarto posto nella classifica dei giocatori “più duri” di tutti i tempi. “Mi sono incazzato: meritavo il primo posto. Io ero un vero cattivo”» [Matteo Dalla Vite, Gds 2/7/2009].
• «Un avversario ha detto una volta di lui: “Era una bestia. Non importava chi avesse di fronte, se ti avvicinavi provava sempre ad abbatterti”». Si è difeso dicendo che in tutta la carriera non fu mai espulso: «Gli arbitri erano i miei primi difensori, hanno sempre capito che non volevo fare male». Andrea Aloi: «Ingiustamente additato da molti filosofi del pensiero calcistico debole come incontrista terribile ai confini del taekwondo, Benetti Romeo (così si è firmato fino ai trent’anni) incarnava semplicemente la natura aspra e arcana della genìa contadina».
• Tifoso del Livorno.