Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Innocenzo Cipolletta

Roma 8 dicembre 1941. Economista. Presidente dell’Università di Trento e del Fondo italiano d’investimento Sgr Spa (dal luglio 2013). Già presidente di Ferrovie dello Stato (dal 2006 al 2010), direttore generale di Confindustria (dal 1990 al 2000), presidente del Sole 24 Ore (dal 2004 al 2007) e della Marzotto S.p.a. (dal 2000 al 2003).
• Ha insegnato all’Università La Sapienza di Roma (dove si laureò in Scienze statistiche) e alla Luiss, alla Cesare Alfieri di Firenze e all’Università di Reggio Calabria. Ha ricoperto inoltre ruoli di funzionario e di dirigente all’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e all’Isco (Istituto nazionale per lo studio della congiuntura). Responsabile Scientifico della Fondazione Nord Est, collabora al sito LaVoce.info. Pubblicista e commentatore economico dell’Espresso, ha pubblicato libri e firmato diversi articoli scientifici. Da ultimo Banchieri, politici e militari (Laterza, 2010).
• «Quando ero in viale dell’Astronomia (Confindustria - ndr), negli anni Novanta, si sono succeduti i governi Dini, Prodi, D’Alema. Ricordo bene le battaglie di allora, a partire da quella per le 35 ore, e ricordo le mie critiche alle linee di politica economica. Massimo D’Alema disse persino che ero io il vero capo dell’opposizione».
• Nel 2007 tra i firmatari del Manifesto dei coraggiosi promosso da Francesco Rutelli per sostenere Veltroni.
• «In un paese normale la legge Biagi sarebbe stata sostenuta dalla sinistra e avversata dalla destra, il fatto che sia avvenuto il contrario dimostra quanto siamo malmessi».
• Cavaliere di Gran Croce, è presente in diversi cda e fondazioni, socio di enti morali e presidente del Comitato scientifico per la candidatura di Venezia capitale europea della Cultura 2019.
• La sua teoria sulla moneta debole: «Ha favorito i profitti, ma a scapito dei conti pubblici, perché ha sempre mantenuto i tassi d’interesse più alti in Italia che altrove» (Stefano Cingolani) [Fog 12/6/2012].