Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 23 Mercoledì calendario

Taranto, il sindaco pacifista con la pistola alla cintola

• Ippazi Stefàno, sindaco di Taranto, vendoliano e pacifista, fotografato mentre festeggia la rielezione con una pistola nella cintura dei pantaloni. Lui ha spiegato a Buccini del Cds: «Certo che confermo, ho una vecchia pistola a tamburo, con regolare porto d’armi: no, non so la marca, non sono un guerriero. (…) Mi hanno minacciato, durante la campagna elettorale m’è arrivata una lettera a casa: ritirati, mi dicevano, se no tu e la tua famiglia rischiate. Io ho denunciato tutto alla Digos, ma non voglio la scorta, non voglio che qualcuno si giochi la pelle per me, non uso nemmeno l’auto di servizio. E non mi sono ritirato. Quindi… Mica posso avere scariche di adrenalina ogni volta che uno mi viene incontro. Quattordici aggressioni m’hanno fatto, quattordici. Coi coltelli, a schiaffi, pure la benzina addosso m’hanno tirato. Poi non le dico gli insulti. Lo Stato non consegna le case? E quelli vengono da me. Sprofonda la statale? Sempre da me, vengono. Quindici vigili urbani sono finiti in ospedale, e allora io dicevo: ragazzi, scansatevi, me la vedo io. Tutti sanno dove abito, e mi aspettano sotto il portone, quasi sempre per parlarmi, ma certe volte non solo per parlare. Io sto lì».