Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Dopo tre processi e 11 anni di udienze, Giulio Andreotti è assolto definitivamente dall’accusa di associazione mafiosa: la Cassazione lo assolve per i reati successivi all’82, confermando «il non doversi procedere per il reato di associazione a delinquere sui fatti precedenti all’82 a causa dell’intervenuta prescrizione». Incalzato su questa “macchia”, il senatore a vita commenta: «Mi hanno detto che tecnicamente sarebbe stato difficile fare altrimenti. Si sarebbe dovuto entrare nel merito, rifare il processo. Ma non vorrei entrare io nel merito di questioni giudiziarie che adesso mi sfuggono: la mia laurea è del 1941, sarà prescritta anche questa. Io ho sempre dormito tranquillo. Qualcun altro un po’ meno». Cosa farà adesso? «Nulla di diverso di quello che ho fatto fino ad ora: lavorare, leggere, scrivere. Certo, adesso avrò più tempo per leggere carte diverse da quelle del processo. Un processo che ha prodotto un milione e trecentomila pagina di accusa: roba da enciclopedia italiana».