2 maggio 1979
Morte Curi: nessun colpevole
• Il processo per la morte del calciatore Renato Curi, vittima di un malore durante la partita con la Juventus del 30 ottobre 1977, si conclude in un giorno: il tribunale di Perugia assolve per insufficienza di prove i medici Fino Fini (capo del centro medico della Federcalcio a Coverciano) e Mario Tomassini, medico sociale del Perugia; il cardiologo (consulente di Coverciano) Giancarlo Branzi è prosciolto con formula piena. Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione per Tomassini e Branzi, una condanna a un anno e quattro mesi per Fini. In mattinata l’Associazione calciatori aveva annunciato la rinuncia a costituirsi parte civile: viene così a cadere la contrapposizione con la famiglia, che soddisfatta dei rimborsi ottenuti non si è mai costituita in giudizio (si parla di 120-150 milioni alla moglie, una dozzina a madre e sorella, che avrebbero dovuto essere restituiti nel caso l’Aic non si fosse ritirata). [Giorgio Viglino, Sta. 3/5/1979]