2 luglio 1979
Tags : Stragi italiane
Ergastolo a Buzzi per la strage di Brescia
Brescia - La Corte d’assise emette la prima sentenza sulla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974. Dei nove imputati di strage, vengono condannati in primo grado all’ergastolo il neofascista Ermanno Buzzi e a dieci anni di carcere Angelino Papa. La bomba sarebbe stata messa nel cestino della spazzatura da Papa, Buzzi l’avrebbe coperto. Sconcerto a Brescia: «Otto morti e più di cento feriti, un delitto nefando come a piazza Fontana, come sull’Italicus e ora un verdetto che riconosce responsabili un pregiudicato per reati comuni di bassa manovalanza come Ermanno Buzzi condannato all’ergastolo e un seminfermo di mente come Angelino Papa che dovrà scontare dieci anni e mezzo. È tutto finito cosi?». [Clemente Granata, Sta. 3/7/1979]
• Ferdinando Ferrari (detto Nando, omonimo e non parente di Silvio, con cui ha trascorso la notte fra il 18 e il 19 maggio 1974 prima che quest’ultimo perdesse la vita nell’attentato) è condannato a 5 anni per detenzione dell’ordigno che ha causato la morte di Silvio e a un anno per omicidio colposo. Marco De Amici e Pierluigi Pagliai sono condannati per detenzione e trasporto di esplosivo da Parma (dall’appartamento che i due condividevano col Ferrari).