20 giugno 1993
Tags : Bossi e la Lega
Alla Lega il sindaco di Milano
• Marco Formentini, già capogruppo alla Camera della Lega Nord, vince il ballottaggio contro Nando Dalla Chiesa, candidato del centrosinistra, ed è eletto sindaco di Milano. Finiti i festeggiamenti, Umberto Bossi promette: «Milano sarà un modello da offrire al Paese: inizieremo dalle privatizzazioni». Poi rilancia: «E adesso elezioni immediate. Subito. È ora di mandare subito via la vecchia classe dirigente». Infine confida: «Io ogni tanto voglio fare la mezzala perché mi sono stufato di fare sempre il centravanti. Poi però ci sono momenti in cui devi fare il centravanti e bisogna giocare. Ma sono un po’ stanco e dopo il comizio a piazza Duomo vorrei tornare al ruolo di mezzala, almeno finché non ho ripreso fiato. Ma, ohé, qui abbiamo spalle larghe, eh? Mica farsi intimidire. Noi siamo quelli che hanno permesso la rivoluzione democratica, noi siamo quelli che fanno la rivoluzione democratica, noi siamo quelli che meglio incarnano la Costituzione che all’articolo uno dice che il potere è del popolo sovrano. Se lo ricordi la premiata ditta Ciampi e Scalfaro, se lo ricordino, perché il futuro di questo Paese si chiama Lega». [Gianluigi Da Rold, Cds 21/6/1993; Paolo Guzzanti, Sta. 21/6/1993]