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 1976  maggio 07 Venerdì calendario

I soccorsi ai terremoti del Friuli

• Stamane nelle zone più colpite sono arrivati 5 mila militari, 3 mila carabinieri, e centinaia di volontari (tra cui anche Tony Cpuozzo). Molti paesi sono isolati, le strade sono impraticabili, così vengono inviati quindici elicotteri per portare soccorso. Anche la base americana ne mette a disposizione sei per rifornire queste zone di acqua. Le autobotti arrivano da tutt’Italia, persino da Roma e da Foggia. Ventotto medici nigeriani, a Padova per un seminario, hanno chiesto di poter prestare soccorso in Friuli. Sono già sul posto. [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]

• Papa Paolo VI ha inviato un telegramma. Enrico Berlinguer ha invitato tutti i comunisti veneti «a collaborare generosamente nelle opere di soccorso». [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]

• L’ufficio stampa del ministero ha intanto comunicato che chi desiderasse informazioni su parenti abitanti la zona può chiamare i numeri 478.862 o 46.67 (int. 218 e 58.69). Il prefisso teleselettivo è 06. [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]

• Il ministro dei Lavori pubblici ha stanziato un miliardo per le opere più urgenti. [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]

• Per ora i terremotati non dovranno pagare le tasse. Tutti i pagamenti vengono sospesi a data da destinarsi. [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]

• All’ospedale di Udine viene alla luce la prima nata dopo il terremoto del Friuli: si chiama Donatella ed è figlia di una coppia di Maiano, uno dei centri più colpiti. [Marina Rossi, pagine70.com]

• Fino a questo momento si contano 710 vittime. Sono state allestite 220 tende da dieci persone l’una. Distribuite 7 mila razioni da 3.600 calorie l’una, 15 mila pacchi preconfezionati e 25 mila litri d’acqua. [Sta e Sta.Se 6-7-8-9-/5/1976]