25 luglio 1930
Tags : Anno 1901. Raggruppati per paesi. Italia
La visita del Sovrano
• Alle 15.25 il Re giunge a Rocchetta di Sant’Antonio. Sceso dal treno accompagnato solo dall’on. Crollalanza e da un aiutante di campo si è precipitato in macchina verso Lacedonia. Qui è stato accolto da un commovente affetto da parte della popolazione sconvolta. [Valentino Piccoli, Ill. It. 3/8/1930]
• A tre giorni dal terremoto, a Melfi, alla presenza del Re, viene estratta viva dalle macerie una bambina che se ne stava dentro la sua culla. La madre per proteggerla ha perso la vita. [Valentino Piccoli, Ill. It. 3/8/1930]
• Il Re ha percorso in lungo ed in largo tutta la provincia confortando, informandosi, dando disposizioni, rendendosi conto personalmente di tutto il disastro e di tutte le necessità, dopo Lacedonia è andato a Bisaccia, ad Aquilonia e a Villamaina, negli ospedali di Avellino, i cui servizi di assistenza e di soccorso ai feriti e agli orfani sono stati organizzati sotto gli ordini e sotto la sorveglianza della Duchessa D’Aosta. [Filippo Giannini, pervoi.wordpress.com]
• Per tutto il periodo della ricostruzione Araldo di Crollalanza non si è mai allontanato dalla zona sinistrata, adattandosi a dormire in una vettura del treno speciale che si sposta, con il relativo ufficio tecnico, da una stazione all’altra per seguire direttamente le opere di ricostruzione. [Filippo Giannini, pervoi.wordpress.com]
• Bilancio dei lavori: 3.746 case costruite e 5.190 riparate. [Filippo Giannini, pervoi.wordpress.com]
• «Eccellenza Di Crollalanza, lo Stato italiano La ringrazia non per aver ricostruito in pochi mesi perché era Suo preciso dovere, ma la ringrazia per aver fatto risparmiare all’erario 500 mila lire» (così Mussolini all’Onorevole Araldo di Crollalanza). [Wikipedia]
• «C’è stato in tutto il mondo un plebiscito di simpatia per l’infortunio che ha colpito l’Italia. Non solo i rappresentanti ufficiali hanno recato al capo del Governo le loro condoglianze, ma in ogni paese la stampa ha avuto unanimi parole di condoglianze e di affetto». [Valentino Piccoli, Ill. It. 3/8/1930]