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 2012  marzo 19 Lunedì calendario

Biografia di Franco De Piccoli

Mestre (Venezia) 29 novembre 1937. Pugile. Già campione d’Italia dilettanti (1959, 1960), alle Olimpiadi di Roma (1960) vinse l’oro dei pesi massimi battendo per ko alla prima ripresa il sudafricano Daniel Bekker. Passato professionista, dopo 25 vittorie consecutive (20 ko) il 22 marzo 1963 al Palazzetto dello Sport di Roma lo statunitense Wayne Bethea mise fine alle sue ambizioni con un ko alla quarta ripresa. Ultimo incontro il 26 dicembre 1965, sconfitto a Mestre dal tedesco Peter Weiland (ko alla seconda ripresa), chiuse la carriera da pro’ con 37 vittorie in 41 incontri (29 ko)

• «Fu il sogno dell’Italia di trovare il nuovo Carnera. Vinse a Roma nei massimi, pochi minuti dopo avere visto l’allora Cassius Clay dominare nei mediomassimi. Al Palaeur c’erano 20mila spettatori, di fronte in finale il sudafricano Bekker. Raccontò di essersi messo al centro del ring e avere subito colpito l’altro al fegato. “Lo costrinsi a inginocchiarsi, ma si rialzò. Lo colpii per primo e si inginocchio di nuovo”. Tornando a casa a Mestre, fu fatto scendere dal treno a Padova, c’era una Buick gialla decapottabile ad aspettarlo. In piazza Ferretto a Mestre c’erano diecimila persone. Divenne subito professionista e iniziò una serie di incontri che gli dovevano far crescere la carriera. Vinceva quasi sempre per ko, ma la carriera non crebbe mai. Manager scadenti ma anche limiti da boxeur: aveva un pugno pesante ma la mascella fragile. A 28 anni lasciò deluso la boxe, senza avere mai fatto un incontro per un titolo europeo o mondiale, l’Italia non ebbe il nuovo Carnera» (Corrado Sannucci, Rep. 24/12/2003).