Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1990  marzo 17 Sabato calendario

Bugno vince la Milano-Sanremo

• A sei anni dal successo di Francesco Moser, un italiano torna a vincere la Milano-Sanremo: Gianni Bugno. Alla partenza i favori del pronostico si incentrano sul francese Laurent Fignon, che nell’89 ha fatto l’accoppiata Sanremo-Giro (riuscita prima solo ad un altro straniero, Eddy Merckx) ma ha fallito l’accoppiata Giro-Tour, battuto per soli 8” dallo statunitense Greg Lemond (che ha vinto anche il Mondiale); gli italiani confidano nel campione nazionale Moreno Argentin, che dovrà guardarsi anche dallo svizzero Tony Rominger (ha vinto l’ultimo Lombardia e la recente Tirreno-Adriatico) e dall’irlandese Séan Kelly (nell’89 primo alla Liegi-Bastogne-Liegi). Dopo appena 19 km la corsa ha un’importante svolta: causa un sensibile vento laterale, il gruppo si spezza in due ventagli, con Fignon, Kelly, Lemond e Rominger che restano intrappolati nel secondo. In vetta al Turchino (come nell’89, passa per primo Galleschi) gli inseguitori sono staccati di 3’15”, a Voltri il ritardo sale a 4’35”, sui Piani d’Invrea a 10’48”, a Savona si ritirano più di ottanta corridori (Fignon, Lemond, Kelly ecc.). Ad Imperia scatta Canzonieri, seguito da Bugno che sulla Cipressa resta solo al comando ed in vetta ha un vantaggio di 18” sul tedesco Rolf Gölz (vincitore della Milano-Torino nell’88 e nell’89) e sul danese Jesper Skibby, tallonati da un quartetto con Moreno Argentin, Maurizio Fondriest, i francesi Delion e Colotti. All’inizio del Poggio, Bugno ha ancora 20” di vantaggio sugli inseguitori, nel frattempo riunitisi, in vetta ne conserva 9 su Göllz e 26 sugli altri cinque. Ultimi chilometri percorsi in una specie di cronometro, alla fine Bugno taglia il traguardo con un vantaggio ormai ridotto a 4”, Gilles Delion è terzo a 23, seguito da Argentin e Fondriest. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]