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 1976  marzo 19 Venerdì calendario

Merckx vince la 7ª Milano-Sanremo (record)

• Primo corridore nella storia a riuscire nell’impresa, Eddy Merckx vince la sua 7ª Milano-Sanremo (nel ’66, ’67, ’69, ’71, ’72, ’75 gli altri successi). Reduce da un’annata in cui non ha vinto né il Giro, né il Tour, né il Mondiale (ma ha trionfato a Sanremo, nel Giro delle Fiandre, nella Liegi-Bastogne-Liegi, nell’Amstel Gold Race), il belga è ancora il favorito d’obbligo, ma non sembra più imbattibile e deve guardarsi soprattutto dal connazionale Roger De Vlaeminck (primo alla recente Tirreno-Adriatico e nell’ultima Parigi-Roubaix) e dal campione italiano Francesco Moser (nel ’75 2° a Sanremo e primo nel Lombardia, oltre a qualche giorno in maglia gialla). Sulla vetta del Turchino passa per primo Renato Laghi, ripreso nella successiva discesa. Gruppo ancora compatto a Finale, sul Capo Mele si fa vedere Felice Gimondi, sul Berta si scatena la bagarre: il primo ad attaccare è Moser, seguito da Giambattista Baronchelli, Merckx, De Vlaeminck e altri 11 corridori. A 25 chilometri dall’arrivo il gruppetto ha un vantaggio di 51”: deciso a eliminare i connazionali Patrick Sercu e Rik Van Linden, troppo pericolosi in un arrivo in volata, Merckx si lancia all’attacco, ma altri due belgi, De Vlaeminck e Freddy Maertens (primo all’ultima Gand-Wewelgem) chiudono il buco. Prima del Poggio il “cannibale” riparte, stavolta seguito solo dal neoprofessionista Jean Luc Vandenbroucke (altro belga). Dal gruppo si lanciano all’inseguimento il francese Michel Laurent (vincitore della recente Parigi-Nizza) e Wladimiro Panizza (primo nella Milano-Torino del ’75). Staccato Vandenbroucke, Merckx si presenta a Sanremo da solo, Panizza si aggiudica la piazza d’onore staccato di 28”, Moser chiude nono. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]