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 1951  dicembre 31 Lunedì calendario

Il messaggio di fine anno di Einaudi

• «Italiani,
  Non voglio lasciar passare l’anno senza ritornare, come ormai d’uso, a questo convegno ideale, dal quale muoveremo insieme verso le ulteriori prove.
  E insieme testimoniano anzitutto il nostro affettuoso ricordo a quelli tra noi, che vivono tuttora sotto il peso di immeritate angustie, primi tra essi – voi mi intendete – quanti abbiano sofferto lutti e stenti a motivo delle recenti alluvioni.
  Ma la stessa sollecitudine per questi nostri fratelli e il comune impegno verso di essi attirano il pensiero a cerchio piu’ estese, via via elevandole sino a quella, che tutte idealmente le contiene, voglio dire alla nostra patria diletta: salutiamone – uniti in una rinnovata promessa di costante dedizione – la perenne vitalità, onde ogni categoria di cittadini sa trovare, nelle ore più dure, sempre nuove energie di superamento e di ripresa.
  È lecito da ciò trarre lieti auspici per il domani, come di lieti auspici e’ foriero il buon lavoro compiuto nell’anno che volge, confortato dalla ognor più concreta e manifesta solidarietà delle nazioni amiche.
  In questo spirito, l’Italia deve guardare con serena fiducia al proprio avvenire proseguendo spedita nel suo operoso cammino, che e’ quel medesimo per il quale muovono i popoli, che ravvivano nella libertà il fondamento di ogni pacifico progresso.
  Italiani,
  elevate con me il voto che l’anno nuovo possa, con l’aiuto di dio, segnare su questa via nuove tappe feconde!» (Luigi Einaudi, nel messaggio di fine anno agli italiani).