Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1957  marzo 19 Martedì calendario

Sanremo ancora straniera: Poblet (media record)

• Cosa successa finora una sola volta (1910-1913), per il quarto anno consecutivo la Milano-Sanremo è vinta da uno straniero: dopo i belgi Rik Van Steenbergen (’54), Germain Derijcke (’55), Alfred De Bruyne (’56), stavolta tocca allo spagnolo Miguel Poblet, recente vincitore della Milano-Torino. Con Fiorenzo Magni (nel ’56 secondo a Sanremo) ritiratosi dall’attività agonistica e Fausto Coppi (nel ’56 secondo al Lombardia) fuori causa per la caduta al Gp di Cagliari che gli è costata la rottura di un femore, le poche speranze azzurre sono riposte in Gastone Nencini (nel ’56 primo alla Tre Valli Varesine) e Nino Defilippis (nel ’56 secondo al Giro del Lazio), mentre tutti i pronostici puntano sui grandi nomi stranieri, in testa il campione del mondo Van Steenbergen e il francese André Darrigade (nel ’56 primo al Lombardia). Via alle 9.41, dopo 43 anni in vetta al Turchino passa per primo uno straniero, lo svizzero René Strehler, al comando di un gruppo di 15 uomini, il plotone accusa un ritardo di quasi otto minuti. Mentre dal gruppo dei battistrada esce Giosafatto Lamera, a Savona (98 km al traguardo) le squadre dei migliori hanno ridotto il distacco a 4’02”. Ripresi i fuggitivi, parte il francese Nicolas Barone, che ad Albenga (74 km alla conclusione) ha un vantaggio di due minuti. Sul Mele il battistrada ha ancora 1’39”, sul Cervo un minuto, sul Berta si lanciano all’inseguimento l’inglese Brian Robinson, De Bruyne e il belga Joseph Planckaert (3° a Sanremo nel ’56), raggiunti in discesa da Poblet e da un altro belga, Julien Schepens. A 15 km dall’arrivo, quando il battistrada è raggiunto dal quintetto inseguitore, il gruppo ha un distacco di appena 35”, ma i gregari di Van Steenbergen non riescono a chiudere il buco. Decide una volata a sei: De Bruyne, deciso a diventare il primo straniero capace di vincere due edizioni di fila, parte per primo, ma nulla può contro la rimonta di Poblet, capace di sprintare con un “mostruoso” 54x12 (rapporto da pistard) e di chiudere alla media record di 40,754 km/h. Terzo è Robinson, per trovare il primo degli italiani bisogna scendere come mai era successo nell’ordine d’arrivo, fino al settimo posto di Defilippis (staccato di 24”). [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]