Salmaggi e Pallavisini, 17 dicembre 1939
Autoaffondamento della Graf Spee
• Scadute le 72 ore concessele dal governo uruguaiano, la Graf Spee lascia lentamente il porto di Montevideo, dirigendo al centro della baia. Il comandante Hans Langsdorff, ritenendo che tra le unità inglesi alla posta al limite delle acque territoriali vi siano anche l’incrociatore da battaglia Renown e la portaerei Ark Royal, ha chiesto a Berlino il permesso di affondare la nave, soluzione sicuramente più onorevole del blocco, della cattura e dell’internamento dell’equipaggio. Langsdorff viene autorizzato a distruggere la corazzata. Sono le 18:15 quando la Graf Spee molla gli ormeggi sotto gli occhi di una folla incredibile di curiosi. Gran parte dell’equipaggio è stato sbarcato. Alle 20:50, giunta in mezzo all’estuario, la Graf Spee si autoaffonda. L’incrociatore Renown e la portaerei Ark Royal, che indirettamente sono stati la causa di questo autoaffondamento, erano lontani circa 1.000 miglia dal porto di Montevideo. Si conclude così una caccia iniziata dagli inglesi il 30 settembre. Con la gemella Deutschland, la corazzata tascabile Admiral Graf Spee era un vero e proprio gioiello dell’ingegneria navale tedesca: 12.100 t standard di stazza, una corazza di 10 cm, era dotata di 6 pezzi da 280 mm e di 8 da 150: la sua velocità massima toccava i 26 nodi, alla velocità di crociera di 19 nodi aveva un’autonomia di 20.000 km. Varata nel 1934 ed entrata in servizio due anni dopo, dall’agosto del 1939 si trovava in Atlantico assieme alla Deutschland. Le due unità erano entrate in azione il 26 settembre e in poco più di due mesi avevano affondato oltre 50.000 t di naviglio alleato e neutrale. Avuta notizia dei primi affondamenti, l’Ammiragliato (il Ministero della Marina inglese) aveva organizzato ben 9 gruppi di ricerca formati da unità britanniche, francesi, neozelandesi comprendenti 4 corazzate, 14 incrociatori, 5 portaerei e un adeguato numero di cacciatorpediniere. L’11 novembre la Deutschland, che aveva presidiato le rotte dell’Atlantico settentrionale, era prudentemente rientrata in Germania attraverso l’Oceano Artico e il Mare del Nord, mentre la Graf Spee aveva seguitato la sua azione, seguendo la tecnica del “colpisci e fuggi” della guerra corsara, nell’Atlantico meridionale e nell’Oceano Indiano. Finché non incappò nella squadra di incrociatori del commodoro Harwood. Valutando quale colpo psicologico e quale perdita di prestigio avrebbe sofferto la Germania se la stessa sorte della Graf Spee fosse toccata alla Deutschland, Hitler ordina che questà unita venga ribattezzata col nome di Lützow. [Salmaggi e Pallavisini]