Salmaggi e Pallavisini, 9 dicembre 1940
Sfondamento delle linee italiane a Sidi-el-Barrani
• In Egitto gli inglesi sfondano le linee italiane a Sidi-el-Barrani. Le 7 divisioni del gen. Graziani non riescono a contrastare l’urto delle 2 inglesi (la 4ª indiana e la 7ª corazzata) che il comandante supremo britannico nel Medio Oriente, gen. Archibald Percival Wavell, ha mandato al contrattacco. Per le truppe italiane la sorpresa è totale: da quando, il 16 settembre, hanno conquistato Sidi-el-Barrani, gli italiani, nonostante la schiacciante superiorità numerica, si sono trincerati nella loro fragile conquista invece di proseguire l’avanzata. L’azione inglese comunque, efficace quanto improvvisa, mette in seria difficoltà tutto lo schieramento italiano: in due ore i britannici aggirano il campo trincerato di Nibeiwa uccidendo tra gli altri il gen. Maletti che lo comanda e che è sorpreso in pigiama dagli attaccanti. In quattro giorni di combattimento cadono in mano inglese Tummar, Maktila, la stessa Sidi-el-Barrani: quattro divisioni italiane vengono distrutte (i prigionieri sono circa 38.000, tra cui 4 generali). I britannici perdono, tra morti, feriti e dispersi, 624 uomini. Gli inglesi hanno inoltre catturato 237 cannoni, 73 tra carri armati medi e leggeri e non meno di 1.000 automezzi. [Salmaggi e Pallavisini]